Il 2020 in corso verrà ricordato in primis come l’anno della terribile pandemia. Passiamo alla musica: questo anno ha regalato agli appassionati un ventaglio di proposte varie e interessanti. In redazione abbiamo consumato moltissimi dischi, e fare una selezione è stato difficile. Abbiamo votato democraticamente, e questi album si andranno a sommare ai sei dischi della seconda metà del 2020. A fine anno, vi racconteremo dei nostri migliori 12 album. In coda all’articolo, trovate altri 24 dischi che fareste bene ad ascoltare.
12:16:58 – 05/07/2020
Ecco i nostri migliori album da gennaio a giugno:
1 – FIONA APPLE – FETCH THE BOLT CUTTERS
(art pop)
È molto difficile descrivere musicalmente Fetch The Bolt Cutters, ma il livello dei pezzi è elevatissimo e suona decisamente già ora come un classico. Una volta addentraticisi, le suggestioni che ne scaturiscono sono molteplici e molto probabilmente ne scopriremo ancora e ancora, ascolto dopo ascolto, nel tempo. Tanto basta a farci nascere il sospetto che siamo davvero di fronte a un piccolo, grande capolavoro. Nel frattempo, impugniamo le tronchesi e liberiamo le energie. E ringraziamo Fiona Apple per averci regalato questo fenomenale disco.
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2- STROKES – THE NEW ABNORMAL
(indie-rock)
Tutti i brani sono firmati, per la prima volta, con il nome della band, eppure non abbiamo mai visto così a fuoco il loro frontman: la sua estensione vocale è da brividi e ce lo dimostra a più riprese, senza che l’intonazione ne risenta. Non ci aspettavamo un ritorno così agrodolce, però forse toccava proprio agli Strokes donarci un’opera così valida, così onesta. Un lavoro che non puoi, come succede abitualmente, consumare e lanciare nell’oblio. Un sentito “grazie”.
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3 – YVES TUMOR – HEAVEN TO A TORTURED MIND
(neo-psychedelia/noise/electronic)
Come mai questo album, che attinge così tanto da sonorità del passato e della contemporaneità sembra l’incarnazione della musica che ascolteremo nel futuro? La nostra previsione è che sarà l’ibridazione continua di generi e stili a dominare progressivamente il mercato della musica di domani, e Yves Tumor, come forse anche altri, ne impersonano sicuramente la prima linea.
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4- BAXTER DURY – THE NIGHT CHANCERS
(Alternative Pop, Songwriting)
The Night Chancers è colmo di ingredienti che fanno di Baxter Dury il cantautore kitsch che mancava terribilmente al panorama musicale contemporaneo, sempre meno variegato, e può fungere da porta per recuperare gli altri cinque album della sua discografia. Il britannico, come Dan Bejar, ha raccolto meno del dovuto. Ma Baxter Dury è uno dei pochi artisti ancora in grado di disegnare immaginari poco consueti. Ottima prova.
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5- MOSES SUMNEY – GRæ PART 1 + PART 2
(Electro soul, Baroque pop)
Moses Sumney non ha avuto paura di osare. Con questo disco entra di diritto in quella cerchia di artisti che vanno oltre la musica e abbracciano l’arte nella forma più pura. Era d’altronde inevitabile che accadesse: non è possibile contenere in confini precostituiti una personalità così camaleontica e inclassificabile come la sua, di cui continueremo a seguire l’ascesa.
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6- PORRIDGE RADIO – EVERY BAD
(Art-rock, songwriter, sadcore)
Quarantuno minuti che rappresentano al meglio tutte le conseguenze emotive date dalla sensazione di non essere nel posto giusto, con l’insoddisfazione, l’alienazione e il nervosismo che la fanno da padroni. Necessariamente meno audace e più studiato rispetto al repertorio precedente, è comunque un disco di grande impatto e perfetto per la situazione che tutti noi stiamo vivendo, costretti in casa e sentendoci forzati a stare in un posto che normalmente dovrebbe essere il nostro rifugio e che, invece, si sta trasformando in un luogo foriero di disagio e frustrazione.
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Ecco infine 24 dischi – pubblicati da Gennaio a Giugno – che dovreste ascoltare:
7 – CARIBOU – SUDDENLY | indietronica, dancefloor
8- PERFUME GENIUS – SET MY HEART ON FIRE IMMEDIATLY | baroque pop
9- KHRUANGBIN – MORDECHAI | psych pop
10- KING KRULE – MAN ALIVE! | no wave, post punk
11- MUZZ – MUZZ | art rock, post-punk, folk, psichedelia
12- BILL FAY – COUNTLESS BRANCHES | prog-folk
13- BOB DYLAN – ROUGH AND ROWDY WAYS | folk-rock
14- THE DREAM SINDYCATE – THE UNIVERSE INSIDE | psych-rock
15- DESTROYER – HAVE WE MET | lo-fi, baroque pop, indie rock
16- DISQ – COLLECTOR | power-pop
17- BADLY DRAWN BOY – BANANA SKIN SHOES | indie-pop
18- ARCA – KICK I | glitch, synth pop
19- PINEGROVE – MARIGOLD | indie-rock
20- TIM BURGESS – I LOVE THE NEW SKY | indie-pop
21- LAURA MARLING – SONG FOR OUR DAUGHTER | indie-folk
22- NEIL YOUNG – HOMEGROWN | folk-rock
23- LORENZO SENNI – SCACCO MATTO | elettronica
24- MAC MILLER – CIRCLES | R&B
25- THE COOL GREENHOUSE – THE COOL GREENHOUSE | post-punk
26- RUN THE JEWELS – RTJ4 | hip-hop
27- MAGNETIC FIELDS – QUICKIES | indie-pop
28- DUA LIPA – FUTURE NOSTALGIA | dance pop
29- AKSAK MABOUL – FIGURES | avant rock, experimental
30- NICOLAS JAAR – CENIZAS | ambient
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