Le migliori uscite discografiche della settimana| 2 dicembre 2022

Primo numero delle uscite discografiche della settimana del mese di dicembre con gli album di Sophie Jamieson, White Lung, Micah P Hinson,  Half Alive e i “nostrani” Pinguini Tattici Nucleari e Brenneke.

a cura di Giovanni Aragona, Stefano Bartolotta, Chiara Luzi e Cristina Previte

15:53:27  – 02/13/2022



HALF ALIVE – CONDITIONS OF A PUNK 
(indie-pop, art pop)

Se sforni un disco composto da 18 canzoni è inevitabile rischiare di annoverare troppe tracce simili. Gli Half Alive hanno rischiato, hanno balbettato in pià occasioni in questo nuovo lavoro, ma alla fine hanno confezionato un lavoro discreto. La band ha originariamente annunciato che questo secondo album sarebbe arrivato in due parti e si sarebbe chiamato Give Me Your Shoulders. Il primo è giunto a febbraio, e questo secondo lavoro contiene un sacco di elementi accattivanti per questo terzetto. La band mostra una grande coerenza pop, sancita da una forte abilità melodica che strizza l’occhio – in molte occasioni – al vecchio formato delle band indie. Un disco che farà divertire voi e i vostri vicini di casa.
(G.A)


PINGUINI TATTICI NUCLEARI – FAKE NEWS
(pop)

Potrà sembrare strano, ma questo è il primo album di inediti da parte della formazione bergamasca da quando Sanremo li ha proiettati nel mainstream. Conosciamo tutti il percorso del sestetto, arrivato ora ad un picco di popolarità altissimo dopo anni e anni fatti di tutti i fattori che caratterizzano la vita dei gruppi indie che tanto ci piacciono, e, onestamente, non è facile rapportarsi con un disco come questo.

Da un lato, infatti, la qualità è indubbiamente più alta rispetto a tanta altra musica che può capitare di ascoltare quando si accende la radio in auto o si entra in un negozio o in un bar, ma dall’altro non si può non notare la grande voglia da parte della band di arrivare a tutti, che comporta un’eccessiva semplificazione della proposta, sia per quanto riguarda gli argomenti trattati nei testi che in un’impostazione musicale che privilegia la varietà non tanto per eclettismo, ma per avere un disco a prova di gusti musicali, nel senso che, qualunque essi siano, si troveranno almeno una o due canzoni affini a essi. Se il mainstream in Italia fosse tutto così, sarebbe un miglioramento, ma questo ascolto ci fa anche capire che, se rimaniamo più interessati alle nicchie, un motivo c’è e continua a esserci.
(S.B)


BRENNEKE – OGNI MAI PIÙ VOL.1
(pop-rock)

Il terzo disco del progetto di Edoardo Frasso esce in tre capitoli, questo è il primo e contiene 5 canzoni, gli altri due arriveranno nel 2023. Frasso ha suonato tutto da solo e, rispetto alle sue prove precedenti, il suono è più pieno, caldo ed elettrico, mentre il songwriting è più ambizioso, con strutture compositive più fluide rispetto al classico schema strofa-ritornello, che ben si adattano a metriche ad alto ritmo. I testi sono sempre più efficaci e a fuoco e fanno letteralmente vivere sulla pelle dell’ascoltatore la disillusione di una persona che cerca di non deprimersi ma vuole sempre cercare di avere uno sguardo lucido sul mondo in cui vive, e che per questo non può certo vedere molte cose positive. Sono cinque canzoni riuscitissime, e ormai si può dire che il percorso di questo musicista è uno dei più interessanti e validi in tutto il panorama italiano.
(S.B)


SOPHIE JAMIESON – CHOOSING
(songwriting)

Sophie Jamieson racconta che l’acqua, in tutte le sue forme, è l’inconsapevole filo conduttore di tutti i brani di Choosing, album d’esordio che arriva dieci anni dopo la pubblicazione del suo primo Ep, Where. Ascoltando questo intenso lavoro si ha effettivamente la sensazione di essere in balia dell’acqua. Sia essa elemento furioso e distruttivo che purificatore, l’acqua pilota l’intensità dei brani che raccontano l’intimità della cantautrice inglese.

Attraverso melodie rette in piedi dalla chitarra elettrica e dal piano, la fluttuante voce di Jameson racconta in maniera esplicita, Addiction, la sua dipendenza dall’alcol e il percorso di distruzione e rinascita che in questi anni le ha permesso di arrivare a nuove consapevolezze. Jameson si colloca in quel panorama di artiste abitato da Sharon Van Etten, Elena Tonra, e Pj Harvey che con bellezza e vigore addomesticano i loro demoni. L’artista inglese ci consegna un debutto struggente, un malinconico e poderoso inno alla rinascita.
(C.L)


MICAH P. HINSON – I LIE TO YOU
(Folk, Alternative country-rock)

Esce oggi “I Lie To You”, l’undicesimo album del cantautore e chitarrista folk statunitense Micah P. Hinson a quattro anni di distanza da “When I Shoot At You With Arrows, I Will Shoot To Destroy You”. Il suo è folk in purezza. Guai a dire il contrario. Il nuovo album del musicista statunitense è il risultato di cinque giorni e cinque notti di registrazione. Ad accompagnare Micah, ci sono gli archi di Raffaele Tiseo, la batteria di Zeno De Rossi e il contrabbasso di Greg Cohen
Dieci canzoni, undici se si considera l’assai bella You And Me, disponibile – chissà perché – solo come “digital bonus track”, morbide e insidiose, di chi ha attraversato tante, troppe stagioni all’inferno. I Lie To You” è un racconto immaginifico e molto personale al tempo stesso in cui mette a nudo passione e sofferenza, fragilità e poesia. Ad arricchire il tutto il suo inconfondibile approccio sospeso tra ironia e visionarietà, approccio che lo rende speciale. 
Le melodie sono morbide, quasi estatiche, anche se pur sempre attraversate da una vibrazione combattiva, la voce si spezza sotto il peso di ciò che si è appena strappata dal petto, la stupenda What Does It Matter Now?, desolata e struggente, The Days che richiama un country stranito, l’impeto trattenuto della quasi laneganiana Find Your Way Out, infine People, con quel suo procedere disarmante e carezzevole mentre racconta cose terribili. Si tratta quindi di un rientro ad alto livello, in cui Micah, riesce nuovamente a scardinare il cuore.
(C.P)

WHITE LUNG – PREMONITION 
(noise rock, punk rock)

Per più di un decennio, Mish Barber-Way, frontwoman degli incendiari White Lung di Vancouver, è stata una delle voci più accattivanti del punk rock: cruda, idiosincratica, esplicitamente femminile e tutta pronta per fare rivivere gli anni ’90 di Seattle al femminile.
A settembre, il trio – tra cui Kenneth William (chitarre) e Anne-Marie Vassiliou (batteria) – ha annunciato che Premonition, il loro quinto full-length, sarebbe stato il loro ultimo. Dal loro ultimo album, Paradise del 2016 la band ha vissuto molti cambiamenti personali e il risultato odierno è un disco corposo, ben suonato, grintoso e ben calibrato. Se chiudete gli occhi sentirete la Courtney Love dei bei tempi ma, ad occhi aperti, questo è il disco dei White Lung e vale assolutamente ascoltarlo.
(G.A)

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