26/04/2024
uscite discografiche
La settimana in corso sancisce il ritorno di due grandi band e tante altre interessanti novità

 

Settimana di grandi ritorni con l’attesissimo disco dei National e l’Ep degli Interpol. Questi due dischi li piazziamo in cima alle nostre preferenze. Abbiamo selezionato, inoltre, altri quattro album che fareste bene a sentire. Da segnare in agenda avete: l’alt rock degli Hey Colossus, l’elettronica prestata al rock degli Operators, l’interessantissimo Sam Cohen e infine l’art pop sofficissimo di Minor Poet.

 

The National – ‘I Am Easy To Find’

(chamber rock, art rock)

Dopo il commovente corto diretto da Mike Mills e i singoli pubblicati dalla band, l’ottavo disco dei National è finalmente arrivato. Abbiamo avuto tempo per ascoltare e riascoltare le sedici canzoni che compongono ‘I Am Easy To Find’ e la sensazione, netta, è che siamo dinanzi all’ennesimo capolavoro della band di Matt Berninger. Gli archi e le voci del Brooklyn Youth Choir, gli intrecci sonori, il supporto delle voci di Lisa Hannigan, Sharon Van Etten e Mina Tindle, consegneranno alla storia del rock l’ennesimo gran capitolo della band di Cincinnati. Ne siamo sicuri.  

 

Interpol – ‘A Fine Mess’ (EP)

(indie rock)

A quasi un anno dal sesto disco in studio, intitolato ‘Marauder’, gli Interpol ritornano con un EP. Le cinque canzoni sono state registrate durante le session dell’ultimo disco e il risultato è una piacevole dilatazione del disco passato. A nostro avviso, hanno raggiunto il culmine della carriera. Hanno aumentato una sana dose di essenzialità e hanno ridotto tanti, troppi, virtuosismi del loro recente passato (vedi l’album omonimo del 2010).  

 

 

Hey Colossus – Four Bibles

(alternative rock, math rock)

Crediamo che la band di Londra sia uno dei gruppi più indefinibili della recente storia del rock. Abbiamo apprezzato, in passato, le scorribande noise, ma oggi non sappiamo ben spiegarci questa immotivata – ma legittima – nostalgia degli anni ’90. A tratti, questo disco ricorda gli Alice in Chains. Ma poi apriamo gli occhi e ci rendiamo conto di ascoltare gli Hey Colossus. 

 

Operators – Radiant Dawn 

(electro rock, indie rock)

Secondo album per la band inglese guidata da Daniel Boeckner dei Wolf Parade. I singoli ascoltati hanno catturato la nostra attenzione. Gustoso indie rock condensato di sampler, sintetizzatori e drum machine. Da suggerire ai dj che organizzano tanti, troppi set preconfezionati e noiosi. 

 

Sam Cohen – The Future’s Still Ringing In My Ears

(psych pop)

Il quarantenne è noto principalmente per essere collaboratore e produttore di Kevin Morby – lo ricorda abbastanza – e Norah Jones. Oggi giunge al suo secondo disco in studio e la sensazione è che avrebbe fatto bene a scrivere musica e incidere dischi, perchè di talento ne ha da vendere. 

 

Minor Poet – The Good News

(Art Pop)

Dietro il moniker si nasconde il talentuoso Andrew Carter, che suona praticamente ogni cosa capiti sotto le sue mani. Secondo album in studio, e noi speriamo possa finalmente esplodere. L’Art Pop proposto è di ottima fattura. Un difetto? È il classico album da consumare solo in determinati periodi della stagione –magari sotto l’ombrellone – Produce la prestigiosa Sub Pop di Seattle. 

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