
Genere: indie folk
Etichetta: Nonesuch Records
Release: 13 settembre
È uscito per la Nonesuch Records Ma, decimo album dell’artista venezuelano-americano Devendra Banhart. Attraverso una formula musicale già comprovata negli ultimi due album, Banhart segue un selciato lastricato da una vivacità e miscellanea già esperite, guidandoci per sentieri e scorciatoie attraverso il tema della maternità intesa come intimità e mosaico di tasselli identitari.
Infatti ciò che possiamo considerare materno non si limita solo a ciò che è familiare, originario, ma può essere un concetto esteso anche all’introspezione, alla ritrovata fiducia in sè e all’esaltazione della propria componente femminile. I testi estremamente semplici, ma densi di significato, vengono cantati con ritmi sempre dolci; e gli accordi rinunciano a una complessità, restituendo liberamente l’immediatezza di certe composizioni.
In Abre las Manos, una serie di descrizioni e insegnamenti sinceri restituisce immagini di vita vera, Memorial e Now All Gone analizzano e restituiscono la tristezza che ognuno di noi può provare nelle situazioni più difficili. Dediche all’importanza della figura femminile si trovano in Will I See Tonight?, duettata con Vashti Bunyan, già fidata collaboratrice di Banhart, vera madrina di una personale visione del folk; e con il singolo Taking A Page, l’intero treno di pensieri che caratterizza il testo parte da una citazione di Carole King. L’album si riconferma una prova di quell’anti-folk melodico riconoscibile nell’opera artistica di Devendra Banhart, e il messaggio poetico del disco traspare continuamente, rimanendo sospeso nella dimensione di un realismo magico.
Yuri Galbiati