03/05/2024
I Radiohead nascono nel 1985. L'esordio discografico è del 1993 con 'Pablo Honey'

 

In una lunga intervista rilasciata al magazine inglese Crack, Thom Yorke ha svelato interessati retroscena che riguardano i suoi Radiohead

Oggi abbiamo cinquant’anni e le cose devono avvenire in maniera naturale, spontanea. Al momento non c’è nulla in programma, ma quello che realmente mi manca è suonare dal vivo. Di recente abbiamo rispolverato vecchio materiale e ci siamo ritrovati tra le mani Kid A e Amnesiac. Era un periodo particolare ed eravamo abbastanza fuori. Avevamo attraversato il periodo folle di “Ok Computer’ e poi, dal 1997, abbiamo lavorato duramente per un anno e mezzo. Era il caos. Di recente abbiamo ritrovato i fax che ci siamo spediti con il nostro Visual artist (Stanley Donwood) in merito agli artwork e Nigel (Godrich) ci ha suggerito esplicitamente di conservare tutto. Faremo qualcosa di meraviglioso con questo materiale. 

La storia dei Radiohead inizia da molto lontano. La band si è formata nel 1985, ha pubblicato nove album in studio e ha esordito nel 1993 con Pablo Honey.

L’ultimo disco, nato dopo una lunga gestazione, è A Moon Shaped Pool. La lavorazione risale al termine del tour del 2012 ed è stato registrato sotto la supervisione del loro storico produttore Godrich. La maggior parte delle canzoni era già nota ai fan, poiché molte tracce erano già state eseguite dal vivo. Il primo singolo pubblicato, Burn the Witch, risale alle registrazioni di ‘Kid A‘ del 2000.

Ancor più stagionato è il secondo singolo pubblicato dell’ultimo disco, True Love Waits. Il brano era già stata eseguito da Yorke nel 1995. Il leader dei Radiohead – così come gli altri componenti della band, originari dello Oxfordshire – è attualmente impegnato in progetti da solista.

Il cantante, dopo aver realizzato le musiche per il remake di Suspiria diretto dal regista italiano Luca Guadagnino, è tornato al lavoro su un nuovo album solista. L’artista ha presentato di recente Gawpers, suonata con le pianiste francesi Katia e Marielle Labèque, e la classicheggiante Don’t Fear the Light.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *