Settembre è agli sgoccioli, ma ci ha lasciato una quantità importante di dischi da ascoltare. In quest’ultima settimana vi consigliamo in primissima istanza di divorare un bel trittico elettronico composto da: Alessandro Cortini, l’ottimo flusso sonoro firmato Telefon Tel Aviv e l’interessante viaggio sonoro di Trentemøller. Continuando, a distanza di una settimana dalla pubblicazione del disco di Liam Gallagher, non poteva mancare all’appello il ritorno di Noel. Altri titoli che meritano la vostra attenzione: l’indie pop dei The New Pornographers, le gemelle Tegan and Sara, il ritorno dei Moon Duo e infine lo psych rock dei Temples. Buona lettura.
(a cura di Giovanni Aragona, Gaia Carnevale, Davide Catalano e Chiara Luzi)
ALESSANDRO CORTINI – VOLUME MASSIMO
(elettronica)
Ottavo album in studio per il produttore e polistrumentista di origini bolognesi, pubblicato dalla Mute Records. Un’esplorazione sonora suggestiva e totalizzante che spalanca i nuovi orizzonti della musica elettronica sperimentale. Decisamente il disco della settimana.
TELEFON TEL AVIV – DREAMS ARE NOT ENOUGH
(glitch, ambient, elettronica)
È possibile trasformare i sogni ricorrenti in musica? La risposta ce l’ha Joshua Eustis unico componente dei Telefon Tel Aviv che, dopo dieci anni di assenza ma non di inattività, torna con uno splendido disco. Un mondo onirico e sospeso, modellato da melodie essenziali, trip hop, suoni industrial e downtempo. Dreams are not enough è uno di quei dischi capaci di aprire portali sconosciuti, a noi non resta che entrarci.
TRENTEMOLLER – OBVERSE
(elettronica)
Abbiamo avuto piacere di chiacchierare a lungo con il musicista, e ci è servito per capire la genesi di questo nuovo lavoro dell’artista danese. Meno concettuale, più Dream pop, fruibile a un pubblico più vasto. Il risultato è piacevolissimo e il disco si lascia apprezzare ascolto dopo ascolto.
THE NEW PORNOGRAPHERS – IN THE MORSE CODE OF BRAKE LIGHTS
(indie pop)
Il supergruppo di Vancouver sforna un piacevolissimo prodotto indie-pop. Pubblicato per la Collected Work, l’etichetta fondata dalla stessa band, In The Morse Code Of Brake Lights è un album fresco e orecchiabile, che non si discosta di molto dai lavori precedenti.
MOON DUO – STARS ARE THE LIGHTS
(Psych Rock, Electro rock)
Tornano i Moon Duo con un disco acidissimo, ballabile e sognante. Stars are the light, fall( in your love) e Eternal Shore sono i brani migliori dell’ album. Nella presentazione leggiamo che si tratta di “canzoni che collegano le stelle con gli esseri viventi”. Oltre al classico elemento kraut si aggiunge l’eleganza della musica elettronica francese. Un piacevole trip elettronico che apre la porta a nuove direzioni per la band di san Francisco.
TEGAN AND SARA – HEY, I’M JUST LIKE YOU
(synth pop, indie pop)
Le due gemelle canadesi ripescano una cassetta di vecchie registrazioni dei tempi dell’high school e ne rimaneggiano il materiale, pur conservandone fondamentalmente l’essenza. Ne deriva un godibile prodotto synth-pop, che ha molto poco delle preannunciate radici rock e punk.
NOEL GALLAGHER – THIS IS THE PLACE (EP)
(dance rock, indie pop)
Cari fan degli Oasis, cari appassionati, cari lettori, abbiamo una notizia: questa trilogia dell’orrore si chiude con questo ultimo EP. Destino (o scelta ben pensata) vuole che l’ultimo EP di Noel viene pubblicato a 7 giorni dall’album di Liam, e la sfida non ha neanche bisogno di essere minimamente pensata. Il punto è: se il buon Noel ripulisse tutti gli effetti e i remix che sono serviti per questi tre lavori il risultato sarebbe anche discreto. Noel prova a imitare i Pulp, ma il risultato è una condensa soporifera di kitsch e banalità.
TEMPLES – HOT MOTION
(psych rock)
Un lavoro ben studiato e prodotto benissimo. Il disco è stato registrato nella casa di campagna di James Bagshaw e la spensieratezza si avverte. Psych rock vecchia scuola leggermente influenzato da sonorità dark. Una band che continua a piacerci senza se e senza ma. Consigliato.