26/04/2024
'Dookie' è il terzo album dei Green Day. ---

13:15:28   –   01/02/2020

Punk is not Dead è il motto degli oltranzisti del genere, e in effetti il più lercio, grezzo, primitivo sottogenere del rock’n roll non ha mai tirato definitivamente le cuoia. Verso la metà degli anni ottanta, il punk era ormai in declino con la caduta degli dei che si separavano uno dopo l’altro, i Clash del mai troppo compianto Joe Strummer su tutti e il vento gelido inglese della new wave che sembrava avere spazzato via per sempre creste e chiodi dalle radio e da Mtv. Ma verso la metà degli anni novanta il punk, come un’araba fenice, risorge più forte di prima e in nuove vesti.

Abbandonato il nichilismo che aveva caratterizzato band come Sex Pistols, Damned e la forte matrice politica dei Clash, è il pop punk a riportare nelle classifiche di mezzo mondo capigliature variopinte e jeans strappati. Fra i fondatori del nuovo movimento punk, sono da menzionare sicuramente i Green Day e il loro capolavoro Dookie, che assieme a band come Offspring, Blink 182 e Sum41 daranno inizio alla nuova era. Dopo due dischi che ottengono un discreto successo nel panorama indie, la band di Berkeley passa a una major per tentare il grande salto verso platee più ampie. 

È la Reprise Record, che una volta era stata di Frank Sinatra e adesso controllata dalla Warner, a mettere sotto contratto il trio composto da Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e Tré Cool. Arrivati alla Reprise, i Green Day scelgono di affidare la produzione dell’album a Rob Cavallo, già al lavoro con numerose hair band metal negli anni ottanta e che in seguito guiderà al successo band come i Paramore e i My Chemical Romance, oltre a lavorare con artisti come Alanis Morisette, Goo Goo Dolls e Chris Isaak. Il risultato? Un successo che va oltre ogni aspettativa, dischi d’oro e di platino raccolti in tutto il globo, arrivando a vincere persino un disco di diamante, unico certificato nella storia della band.

Il video di Basket Case, che vede il trio rinchiuso in un ospedale psichiatrico, sarà quello che Smell Like Teen Spirit era stato per i Nirvana. La canzone lancerà il disco verso i risultati citati sopra e renderà I tre di Berkley delle celebrità. Alle radici di questo successo però, non ci sono solo il video di Basket Case, l’abilità compositiva della band californiana e il lavoro divino di Rob Cavallo in fase di produzione, ma anche dei testi che fanno sentire I Green Day una band vicina agli adolescenti di mezzo mondo.

Se Welcome to Paradise parla dell’abbandono della casa materna e il conseguente vagabondaggio, Basket Case descrive lo stato d’ansia e la frustrazione di Billie Joe, senza dimenticare però di lasciare un messaggio di speranza nel poter trovare la via per “guarire”. When I Come Around descrive una notte passata in solitudine a girare per le strade della propria città, accompagnata da un altro video iconico. La canzone è sicuramente fra le più riuscite del disco. Longviewriconoscibile per l’inconfondibile giro di basso, parla di noia e masturbazione ma anche dell’uso di droghe leggere nei momenti di solitudine. Un tema molto caro alla band che, quando abbandonò il moniker Sweet Children che li aveva accompagnati agli inizi, scelse Green Day proprio riferendosi a uno dei passatempi preferiti dalla band.

She è l’unico singolo non accompagnato da un video del disco, ed è un pezzo che parla di un’adolescente che non riesce a trovare la sua strada e sente la pressione della gente che vorrebbe dirle come condurre la propria vita. Insomma, i testi di Dookie accarezzano tematiche che stanno molto a cuore ai teenager, non inneggiano a rivoluzioni e c’è pochissima politica. In seguito, i Green Day cercheranno di rendere i loro testi meno scanzonati e risvegliare le coscienze sullo stato sociale dell’America ai giorni nostri. Warning darà inizio a questo percorso che sfocerà nell’enorme successo di American Idiot, consegnando la band allo storia del Rock’n roll. Ma, di sicuro, Dookie resterà per sempre il disco che ha dato inizio alla leggenda.

Vito Ricco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *