27/04/2024
uscite discografiche
Settimana discografica ricca di nuove uscite con Flyng Lotus, Joan as Police Woman, Sebadoh e Morrissey su tutti

 

È una settimana ricchissima di nuove uscite e abbiamo fatto una gran fatica a fare una selezione. Partiamo dalle uscite più attese: Flyng Lotus, Joan as Police Woman, Morrissey, Sebadoh e Cate Le Bon. Abbiamo selezionato, inoltre, altri tre album che fareste bene a sentire: l’indie pop di Pronoun, i fiumi lisergici di chitarra degli Earth e la promettente Faye Webster. Segnatevi quest’ultimo nome, ne sentirete parlare.  

 

Flyng Lotus – Flamagra

(hip hop, Idm, experimental)

Signore e signori, è arrivato il momento di celebrare questo straordinario artista. Dopo cinque album ormai alle spalle, Flamagra potrebbe occupare le classifiche dei migliori dischi del 2019. Il disco, anticipato da una manciata di grandi singoli, è prodotto dalla Warp Records e vede una massiccia presenza di colleghi: David Lynch, Little Dragon, Anderson .Paak, George Clinton, Tierra Whack, Denzel Curry, Shabazz Palaces, Thundercat, Solange e Toro y Moi. Da un primo e veloce ascolto, siamo rimasti piacevolmente a bocca aperta. Flying è il maestro del wonky. 

 

 

Joan as Police Woman – Joanthology

(songwriting)

Dopo aver lavorato a lungo con altri artisti come scrittrice, esecutrice e arrangiatrice, la quasi cinquantenne ha deciso di concentrarsi unicamente sulla sua carriera solista. Il meglio della sua carriera è racchiuso in questo cofanetto. Se amate Joan, correte a comprare questo lavoro.

 

 

Morrissey – California Son 

(cover rock)

A noi interessa sempre e comunque la musica. Preferiamo il Morrissey cantante, al Moz polemico e nazionalista. Abbiamo divorato, in preda alla curiosità, questo disco basato su dodici canzoni tratte dagli anni ’60 e ’70 (tra cui brani di Joni Mitchell, Roy Orbison e Bob Dylan). Il risultato è lo stesso di una bollente tisana bevuta sotto l’ombrellone nel giorno di ferragosto. 

 

 

Sebadoh – Act surprised 

(indie rock, lo-fi)

Hanno alle spalle una carriera ultra trentennale, hanno realizzato nove album (compreso l’ultimo) e vengono definiti da molti addetti i padri del lo-fi. Bisogna aver grande rispetto (a priori) per questo pezzo di storia della musica. Ci ha colpito una traccia in particolare: Celebrate the Void. Testimonianza che sono ancora in splendida forma. 

 

Cate Le Bon – Reward 

(art pop, psych pop)

Abbiamo un grave problema con questa meravigliosa artista gallese: è talentuosa come poche in circolazione, ogni suo disco è un esercizio di stile superbo, ma puntualmente manca sempre qualcosa. Noi le daremo, comunque, sempre una chance. Quinto album per la trentacinquenne. 

 

 

Pronoun – I’ll Show You Stronger 

(indie pop)

Nasce a Boston e, prima di intraprendere la carriera da musicista, ha studiato al prestigioso Berklee College of Music e ha già creato una sua etichetta discografica. Dopo aver pubblicato una manciata di EP, è al suo debutto. Godibilissima.

 

 

Earth – Full Upon Her Burnings Lips 

(post rock, drone doom, instrumetal)

Dietro gli Earth c’è Dylan Carlson, e i tanti appassionati di Nirvana e Kurt Cobain saranno già commossi. Dylan è stato il miglior amico di Kurt – è stato anche indagato dopo la morte di Cobain poichè fu proprio Carlson a procurare il fucile al leader dei Nirvana – ed è un chitarrista notevole. Nei suoi dischi ci sono solo lisergiche partiture di chitarra senza una voce di supporto. Un post rock cupissimo che piacerà agli amanti del genere. Nono disco per la band. 

 

 

Faye Webster – Atlanta Millinioaries Club 

(indie folk, jangle pop)

Ci scommettiamo un caffè: Faye Webster sta per spiccare il volo. La cantautrice americana ha 21 anni e riesce a condensare jangle pop, R&B e indie-folk in maniera eccellente. Secondo disco per questa talentuosissima artista che, ormai, non è più una scommessa ma una realtà concreta del panorama musicale odierno.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *