26/04/2024
uscite discografiche
Le migliori uscite discografiche di questo inizio 2020. ---

Siamo tornati con il nostro solito appuntamento del venerdì. In questa settimana, che apre il nuovo anno, da segnalare pochi titoli ma di ottima, ottimissima fattura. In cima alle nostre preferenze piazziamo l’ottimo album dei Field Music giunti al loro settimo album in carriera e e il godibilissimo Alternative R&B infarcito da hip hop e jazz targato Easy Life. Un gradino in basso per la Brunori Sas, che con questo nuovo disco intitolato Cip punta a scalare le classifiche italiane delle prossime settimane, e i Circa Waves, sempre più a loro agio nei territori squisitamente pop rock. Infine c’è l’Hard rock per nostalgici proposto dai Beach Slang.  Buona lettura e buon 2020.   

Giovanni Aragona e Davide Catalano

 

FIELD MUSIC – MAKING A NEW WORLD
(art pop)

Infarcito da svariati interludi, che puntualizziamo subito: non annoiano, questo settimo album dei Field Music piace da subito. Art Pop versatile e mai banale che strizza l’occhio ai maestri del passato e agli anni ’70. Un singolo come manifesto: Coffee and Wine,  canzone capace di accogliere Peter Gabriel e il funk più raffinato in tre minuti meravigliosi. Non solo un disco che consigliamo, ma che piazziamo subito in cima all’intera discografia del gruppo.  

 

EASY LIFE – JUNK FOOD 
(Alternative R&B, indie Jazz)

Arrivano da Leicester, sono al terzo lavoro e, per chi scrive, hanno talento e sfrontatezza. Se avete bisogno di qualcosa di nuovo, eclettico, particolare e ben suonato, questo disco fa per voi. Alternative R&B, indie Jazz e hip hop in un concentrato di rara bellezza. Produce Island Records, una garanzia. Fidatevi e ascoltatevi questa bomba.

 

BRUNORI SAS – CIP
(rock d’autore)

Ma se dovessimo sostenere che, questo quinto disco firmato Brunori Sas suona come un ottimo disco di De Gregori qualcuno si incazza? No, perchè a nostro avviso il paragone (ormai abusato da anni, è vero) in questo nuovo lavoro calza a pennello più che mai. Un disco politico, sofferto e ben pensato, racchiude 11 canzoni che presto, anzi prestissimo, ascolteremo tutte o quasi in radio. Come suona? suona come un non disco di Brunori! spieghiamo meglio: questo quinto lavoro, che vede la magistrale produzione di Taketo Gohara ha – a differenza dei dischi passati – arrangiamenti articolati e ben delineati, sostenuti da nuove strumentazioni orchestrali che rendono il prodotto finale, godibile. Un lavoro che piacerà tantissimo ai nostri genitori, sempre nostalgici di quel bel paese che era l’Italia negli anni ’80. Tra amori estivi, benessere, Democrazia Cristiana, Gorbacev, Venditti, Nanni Moretti e Pippo Baudo. 

 

BEACH SLANG – THE DEADBEAT BANG OF HEARTBREAK CITY
(Hard rock)

Tornano i Beach Slang dopo due anni da Everything Matters But No One Is Listening con The Deadbeat Bang of Heartbreak City e lo fanno seguendo a pieno la tradizione del punk americano. Un disco che rappresenta un omaggio agli amanti del genere che ritroveranno l’energia del punk in tutte le sue sfumature. Ritrovare è il termine chiave di questo disco, ma anche di questa band, a partire dalla copertina che vede in primo piano una chitarra elettrica in contrapposizione ai fiori e cuori del precedente (firmato ironicamente Quiet Slang). Un ‘punto e a capo’ che non aggiunge nulla. Probabile che questo lavoro piacerà solo ai nostalgici dell’ hard rock sessantenni con pancetta e t shirt dei Saxon. 

 

CIRCA WAVES – HAPPY
(pop rock)

I Circa Waves hanno pubblicato Happy, la prima parte del loro quarto album. Queste prime sette canzoni seguono alla lettera il titolo
presentandoci brani-caramella ben…confezionati attraverso il pop. Il 13 Marzo uscirà la seconda parte del disco, intitolata Sad, con
altre sette canzoni che siamo curiosi di ascoltare per avere un’idea completa del progetto. Se Sad sarà davvero l’opposto di questo Happy, equilibrandolo, i Circa Waves avranno vinto una sfida molto interessante. 

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