28/04/2024
La band, formata a New York nel 1997, ha realizzato sei album in studio e nove EP

 

 

Genere: indie rock / post punk
Release: 17 maggio
Etichetta: Matador Records 

Gli Interpol sono una di quelle band dotate della capacità di modellare malinconia e inquietudine per poi tradurle in un personalissimo suono, quasi un marchio di fabbrica in realtà, di cui continuano a esplorare le molteplici sfaccettature disco dopo disco. Questa indagine continua anche in A Fine Mess, nono EP della band uscito lo scorso 17 maggio per Matador, composto da cinque pezzi registrati durante le sessioni di Marauder, sesto disco pubblicato ad agosto 2018.

Il lavoro risulta godibilissimo, suona molto Interpol e risulta evidente, già dal primo ascolto, che questa volta la band voglia portarci a esplorare la parte caotica della malinconia e dell’inquietudine. Questo “buon casino” viene finalmente lasciato libero di esplodere sin dalle prime note dell’opener A Fine Mess, trovando la via di uscita grazie alla voce profonda e distorta di Banks e dal fragoroso suono di chitarra e batteria.

Nell’EP sono presenti tutti gli elementi distintivi della loro cifra stilistica, come l’immancabile impronta new wave, che in questa occasione si carica di una sorta di vitalità – filtrata comunque da una patina nostalgica – che trova la sua massima espressione in The Weekend. Il lato cupo resta comunque presente sul fondo, lo percepiamo leggermente fra i riff di chitarra in No Big Deal e nella versione in studio di Real Life, pezzo già suonato più volte nei live. Sul finale, in Thrones, l’oscurità ci tiene a far sapere che non se n’è affatto andata ricordandoci anzi che il dolore è comunque sempre presente (“Pain only seems to silence”).

Questo Extended Plays è senza ombra di dubbio una appendice di Marauder e prosegue la strada già battuta dal disco madre senza aggiungere niente di nuovo. Il consiglio che possiamo dare è quello di ascoltarlo permettendo al buon caos di uscire liberamente.

 

Chiara Luzi


Paul Banksvoce, basso, chitarra ritmica
Daniel Kesslerchitarra
Sam Fogarino batteria
Brandon Curtistastiere
Roger Manningtastiere

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