Winston Marshall (Mumford & Sons): l’artista ha lasciato la band

Winston Marshall ha definitivamente lasciato i Mumford & Sons e ha specificato le motivazioni del suo allontanamento. 

18:35:14  – 24/06/2021


credit photo: Gavin Batty

Winston Marshall e la rottura con i Mumford & Sons

A marzo, il musicista dei Mumford & Sons, Winston Marshall, si era ampiamente scusato e aveva preso un periodo di pausa dalla band dopo aver ricevuto critiche per aver elogiato il nuovo libro del teorico della cospirazione di destra Andy Ngo su Twitter. Ora ha lasciato completamente la band. A dare la notizia è l’edizione odierna di Stereogum che riporta un lungo nuovo pezzo su Medium, “Why I’m Leaving Mumford & Sons”, in cui l’artista ripercorre il tempo trascorso con la band e spiega le motivazioni del suo addio. Marshall parla di “decisione sofferta” e dichiara:

Ho avuto un sacco di abusi nel corso degli anni. Dopotutto sono un suonatore di banjo. Ma questo era un altro livello. E, grazie alla nostra associazione, anche i miei amici, i miei compagni di band, lo stavano ottenendo. Mi ci è voluto più di un momento per capire quanto fosse angosciante per loro.

Nonostante fossimo quattro individui eravamo, agli occhi del pubblico, un’unità. Inoltre c’è il nome del nostro cantante sulla scatola. Quel nome veniva trascinato attraverso alcune accuse piuttosto brutte, a seguito del mio tweet. L’angoscia che ha portato a loro e alle loro famiglie quel fine settimana mi dispiace molto. Rimango sinceramente dispiaciuto per questo. Involontariamente, li avevo trascinati in una questione divisiva e totemica.

Le emozioni erano alte. Nonostante le pressioni per bocciarmi, mi hanno invitato a continuare con la band. Ci voleva coraggio, soprattutto nell’era della cosiddetta “cultura dell’annullamento”. Mi sono scusato e ho accettato di fare un passo indietro temporaneo.

Piuttosto prevedibilmente un’altra folla virale è venuta dopo di me, questa volta per il peccato di scusarsi. Poi sono seguiti articoli diffamatori che mi chiamavano “di destra” e simili. Anche se non c’è niente di sbagliato nell’essere conservatore, quando sono costretto a etichettarmi politicamente svolazzo tra “centrista”, “liberale” o il più onesto “bit this, bit that”. Essere etichettati erroneamente dimostra solo quanto sia diventato binario il discorso politico. Avevo criticato la “sinistra”, quindi devo essere la “destra”, o almeno così va la loro logica.

Marshall scrive anche delle scuse che ha rilasciato nel momento in cui ha preso un congedo dalla band:

Ho passato molto tempo a riflettere, leggere e ascoltare. La verità è che il mio commento su un libro che documenta l’estrema sinistra e le sue attività non è in alcun modo un’approvazione dell’altrettanto ripugnante estrema destra. La verità è che denunciare l’estremismo con il grande rischio di mettersi in pericolo è senza dubbio coraggioso. Sento anche che le mie scuse precedenti in un piccolo modo partecipano alla menzogna che tale estremismo non esiste o, peggio, è una forza positiva. L’unico modo per andare avanti per me è lasciare la band. Spero di prendere le distanze da loro di essere in grado di dire la mia senza che ne subiscano le conseguenze. Parto con l’amore nel cuore e auguro a quei tre ragazzi solo il meglio

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