Warhaus – 9 marzo, Circolo Magnolia, Milano

Il 9 marzo scorso si è svolto al Circolo Magnolia di Magnolia di Milano, la data del progetto Warhausdel belga Maarten Devoldere, dei Balthazar.

15:09:16  – 13/03/2023



Elegante, sicuro di sé, il nostro crooner belga, dallo stile raffinato, si è fatto attendere prima di solcare il palco.Non poteva mancare il saluto a Milano e al suo pubblico. Ed è bastato uno sguardo per definire l’incontro di quella sera. Non un concerto, non una festa. Un incontro intimo, riservato, fatto per pochi. Per chi, come lui, è pronto a denudarsi di emozioni, sentimenti e sensazioni.

Warhaus, inconsapevole del suo potere, del suo potenziale, con questo progetto ha prodotto più di una serie di brani. Il risultato è stato il perfetto match tra due identità. Il prima e il dopo. Chi non si è mai sentito perso, ubriaco d’amore e al tempo stesso di disperazione?  Un groove sensuale, accompagnato da quel non so che di primitivo, viscerale.

Esplorazioni emotive

Marteen con movenze eleganti ha raccontato con le sue canzoni tutto il dolore attraverso ritornelli e melodie irresistibili. Il sound, rimane meravigliosamente leggero. Oscilla e risplende grazie agli archi, a cori sensuali, fiati, parti giocose di pianoforte.

Dopo aver iniziato le danze con “Control” un ottimo avvertimento prima del delirio, prosegue con il brano del nuovo album “Desire” da qui in poi alternerà sempre i tre album tra la passione “Love’s a Stranger”, l’amore “Fall in Love With Me” e la perdita “Best I Ever Had”. 

Durante il live traspare una purezza rara, si avverte la sua vulnerabilità, il pubblico ha assistito a un esplorazione emotiva commovente.

Heartbreak

A chiudere la serata è stata scelta Open Window, e quella finestra l’hai proprio aperta, Marteen. Una combinazione astrale perfetta di suoni e strumenti. Il brano è nato dal profondo sud interiore, da una tristezza autentica.

Pronti ad assistere alla melodia malinconica del video, l’arrangiamento scelto per il concerto ha sorpreso tutti. Il sound più deciso e al tempo stesso romantico, grazie a “Tijs Delbeke” e “Jasper Maekelberg” che con gli arrangiamenti di piano, tromba e violini, l’hanno trasformata in una ballata.

Marteen non si è certo risparmiato, si è concesso totalmente, ha giocato col pubblico e con la band ed è stato un trionfo quando ha attraversato la sala.

un faro ad illuminare le persone attorno a lui. Chissà cosa stava gridando il suo silenzio, accompagnato dalle note romanticamente leggere. “Hey, people. Io ci sono. Voi ci siete. Ci siamo, insieme!”.

Cristina Previte


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