Vanishing Twin – 5 dicembre, Cinema Zenith (Perugia)

Serata d’eccezione per una città non certo al centro della musica live internazionale come Perugia, che il 5 dicembre scorso ha ospitato il live dei Vanishing Twin: il colpaccio, come spesso capita da queste parti, è merito del virtuoso circuito che gira attorno ad uno dei
locali più belli della città, il T-Trane Record Store che unisce tutti gli appassionati di certa (bella) musica attorno alla sua collezione di vinili e al suo tentacolare bancone. Davvero un colpo grosso intercettare la band londinese (che poi tanto londinese non è) che sta
riscuotendo un ottimo riscontro specie fra la critica più esigente e che ha riportato sulla bocca di tanti i nomi mai dimenticati e amati di band come Sterolab e Broadcast. Molti, infatti, gli appassionati di questi autentici culti “nineties” che sono accorsi pieni di aspettative ad assistere al live al cinema Zenith giovedì sera, ma a onor del vero i Vanishing Twin tanto facilmente inquadrabili in semplicistiche etichette non sono. Lo hanno dimostrato ampiamente anche live, in una serata però piuttosto sfortunata per la cantante Cathy Lucas intenta a più riprese ad animare la sua flebile e aerea voce a colpi di tisane calde prima, durante e persino dopo l’esibizione.


Circostanza che ha forse contribuito ad accorciare ulteriormente un set che già si prevedeva breve, per un totale di nemmeno un’ora scarsa di suoni, diluiti in meno di una decina di pezzi. La multiculturalità dei componenti della band (“potete venire a parlare con noi dopo il live – dice Cathy Lucas – e parlarci nella lingua che preferite… francese, inglese, italiano, e perfino giapponese”) sembra quasi rispecchiare la poliedricità delle ascendenze sonore che li animano: se è indubbio quanto siano influenzati dal retro-pop francese e quanto amino spaziare su strutture dai chiari connotati kraut, stupisce scoprire un animo noise che live si fa sentire più che su disco. Quello che dal vivo si apprezza di più è la resa sonora pulita ma coinvolgente nonostante la complessità dei pezzi e soprattutto la voglia incessante di sperimentare stratificazioni strumentali e incastri sonori senza prendere mai una direzione costante o prevedibile. Unico lato negativo un certo snobismo di fondo e la voglia di essere eccentrici ad ogni costo, che se non fosse stato per l’inaspettato calore con cui li accoglie la platea perugina, avrebbe di certo rovinato la riuscita del live: poche luci, atmosfere soffuse e ricercate ma un po’ fredde che rovinano del tutto il lato visual, impedendoci di entrare in empatia con la band. Nota di colore: la tutina simil-leopardata di Cathy Lucas, che scopriamo solo a luci accese. Rimarrà sicuramente una serata memorabile per la città di Perugia, che ha risposto con grande entusiasmo a questa data riempendo tutti i posti del cinema Zenith, nonché la conferma ulteriore che i Vanishing Twin abbiano raggiunto un amalgama quasi perfetto per una maturità artistica indiscutibile.

Patrizia Cantelmo 

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