18/02/2025
uscite discografiche - www.infinite-jest.it
Uscite discografiche della settimana con gli album di The Weeknd, Bonnie Prince Billy, Circa Waves, Maribou State e molti altri

THE WEEKND – HURRY UP TOMORROW 
(R&B)

Con una formula e uno stile ben stabiliti, e un posto ormai da veterano nel mondo del pop, Abel Tesfaye in arte The Weeknd non ha più paura di niente. Ecco in che modo può permettersi di realizzare un sesto album quale Hurry Up Tomorrow, che dura quasi un’ora e mezza e passa da riproporre i temi e i tormenti familiari per i fan di lunga data del cantante, a idee più sperimentali e fuori dalle righe, come un pezzo strumentale chiamato Until We’re Skin And Boys.

Le autocitazioni si sprecano – Future in Enjoy The Show si riferisce direttamente a Can’t Feel My Face – e la combinazione del synthpop anni ottanta che ha fatto la fortuna di Tesfaye con dei versi rap squisitamente contemporanei è uno stile inconfondibile. Dispiace tuttavia che manchino vere novità, motivi di interesse al di fuori del già sentito, o anche solo tentativi di adeguarsi alle nuove mode e al poptimism. Alla fine The Weeknd lo conosciamo tutti, non potrebbe essere altrimenti Chi vuole altro The Weeknd sarà contento.

Flaminia Zacchilli 


FRECKLE – FRECKLE 
(indie folk)

Uscite discografiche con un veterano del genere: parliamo di TY Segall qui in compagnia di Corey Madden della band psych-pop di Los Angeles Color Green. I due si divertono a sperimentare e giocare con le loro chitarre perdendosi, spesso, in lisergici fiumi di virtuosismi talvolta poco codificabili. Ma l’arte, si sa, vive necessariamente di talento e intuizione e in definitiva questo disco risulterà piacevole. Ty Segall suona inoltre, bene, la batteria e le canzoni in mezz’ora di disco non mancano certo: ascoltate  “I Don’t Know What I Need”, e il vostro week risulterà gioioso anche in mezzo ad una bufera di neve. 

Giovanni Aragona


BONNIE “PRINCE” BILLY – PURPLE BIRD
(country)

Nel corso della sua trentennale carriera, Will Oldham, vero nome di Bonnie “Prince” Billy, si è sempre mosso in maniera imprevedibile, costruendo una discografia varia, contaminata da molti generi e assolutamente mai banale. Questa volta Bonnie “Prince” Billy ci consegna un disco country fino al midollo ma filtrato dalla sua personalità eclettica; Purple Bird è infatti un album di ottima fattura, molto interessante, che saprà coinvolgere anche chi non è avvezzo al genere.

Per realizzare questo lavoro, Oldham si è spostato a Nashville, mecca del country, si è avvalso dell’aiuto di una band country locale e per la seconda volta nella sua carriera ha lavorato con un produttore, David “Ferg” Ferguson, già produttore di Johnny Cash. Come già detto Purple Bird è molto coinvolgente, è un disco caldo, tormentato e sentito che esplora tutti gli ambiti del genere: si passa da ballad malinconiche London Bay, a brani puramente country, The Water’s Fine, fino ad arrivare alla polka, Guns Are For Cowards.

Le sovrapposizioni vocali e le armonizzazioni donano spessore a una struttura fondamentalmente semplice ma non scontata; “Prince” Billy si muove a suo agio in questo cosmo fatto di slide guitars, violini, influenze blues e folk. Non mancano pezzi sontuosi ma è ad una ballad intensa ed essenziale, Is My Living in Vain?, che Oldham affida la chiusura di un disco ben congegnato e solido, forse uno dei migliori della sua carriera.

Chiara Luzi


CIRCA WAVES – DEATH & LOVE, PART 1
(rock)

Uscite discografiche con il ritorno dei Circa Waves. La band di Liverpool pubblica il sesto disco in dieci anni e, secondo quanto dichiarato dal frontman Kieran Shudhall, il lavoro è stato scritto dopo un’operazione chirurgica da lui subita nel 2023, che ha portato alla cancellazione di un tour già programmato e, evidentemente, a un periodo difficile. “Avevo bisogno di questo disco per elaborare ciò che mi è successo e dire a me stesso che non avrei mollato”, afferma Shudhall, e, tra le varie modalità che poteva scegliere, ha prevalso quella basata sulla positività, almeno a livello prettamente musicale.

Le canzoni, infatti, sono portatrici di una forte immediatezza, di un suono semplice e, almeno al primo passaggio, appaiono come un insieme destinato a far stare bene chi le ascolta. Del resto, spesso è più utile cercare di assorbire le cosiddette good vibes per andare avanti, invece di rimuginare sui drammi.

Dopodiché, va detto che, per un giudizio più completo, bisognerebbe esaminare anche i testi, cosa non sempre possibile all’approccio iniziale con un disco, e siccome, invece, questa pagina esprime giudizi proprio da prima impressione, mi limito a affermare che la parte musicale è senza infamia e senza lode, in perenne conflitto tra semplicità, che è una cosa buona, e banalità, che lo è meno. Dò la sufficienza per il beneficio del dubbio di cui sopra e per la bontà del proposito che sta alla base del disco: è sempre bello quando qualcuno vuole reagire alle avversità facendo ciò che sa fare senza piangersi addosso. 

Stefano Bartolotta 


ALTRI ALBUM USCITI OGGI:


MARIBOU STATE – HALLUCINATING LOVE 
(indietronica)


L.S. DUNES –  VIOLET
(post hardcore)


EDDIE CHACON – LAY LOW
(Neo-Soul)


GRAYSCALE – THE HART 
(pop punk)


LILLY HIATT – FOREVER 
(alt country)


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