24/01/2025
uscite discografiche - www.infinite-jest.it
In questa settimana di Uscite discografiche abbiamo ascoltato gli album di Emiliana Torrini, THE MYSTERINES, Pond e BEEN STELLAR.

BEEN STELLAR – SCREAM FROM NEW YORK, NY
(indie-rock)

Un ottimo album in questa settimana di uscite discografiche. Noi amanti dell’indie-rock intenso e inquieto abbiamo già avuto soddisfazioni in questo 2024 grazie ai Friko, ma possiamo essere molto contenti dell’arrivo di un altro disco di debutto, quello dei Been Stellar che, come da titolo, arrivano dalla Grande Mela. In queste 10 canzoni si possono trovare diverse influenze, visto che nomi come Interpol, primi Radiohead, Seafood, Built To Spill, Broken Social Scene si affacciano a turno tra le fonti di ispirazione di questo quintetto.

L’aspetto che rende il tutto interessante, ben al di là di una mera serie di copia incolla, è che in ogni singola canzone si guarda sempre a più tipologie di idee, e quindi è vero che si capisce da dove i Been Stellar stanno prendendo, ma è altrettanto indiscutibile che c’è sempre un’ottima rielaborazione, che rende le canzoni ricche di personalità. In definitiva, quando ci si trova davanti a melodie efficaci, una voce espressiva, un sound elettrico senza compromessi, e questi aspetti sono declinati con buona versatilità, non si può che rimanere colpiti fin dalle prime note e aver voglia di ascoltare ancora e ancora.
(Stefano Bartolotta)


EMILIANA TORRINI – MISS FLOWERS
(indie pop, art pop)

Sono trascorsi decisamente troppi anni, esattamente dieci, dall’ultimo album di Emiliana Torrini. Il ritorno è sancito da Miss Flowers, ottimo album che riconquisterà i cuori della fanbase e conquisterà in breve un nuovo pubblico. Il nuovo disco è seducente e accattivante, intimo e setoso, ed è ispirato ad una misteriosa donna. Miss Flower dall’inizio alla fine è pieno di influenze varie che spaziano dall’indie pop al folk passando per il trip-hop, tutto senza mai tediare e riusciendo minuziosamente a intrecciare tra loro questi suoni apparentemente opposti con abile coerenza.

La maggior parte delle canzoni mantiene un tempo downbeat e afoso, amplificato dalla voce di Torrini, che è morbida e seducente. L’artista ha realizzato un album che abita totalmente il suo mondo, è un lavoro  coeso e non cade mai in banalità grazie alla capacità del musicista di cambiare i tempi e stile vocale. 


POND – STUNG! 
(neo psych, psych rock, psych pop)

Quando i neo-psichedelici dell’Australia occidentale Pond si sono formati per la prima volta nel 2008, il concetto di fondo era un progetto musicale profondamente comunitario e collaborativo, in cui invitavano chiunque avesse attirato il loro interesse a unirsi a loro e suonare più o meno quello che avessero voglia di suonare. Da allora, hanno pubblicato 10 album, e influenzato decine di band con la loro formula consolidata e vincente. Puntura! è stato scritto e offerato in quasi un anno trascorso in uno studio domestico sulla costa sud-occidentale dell’Australia, una mecca del surf. Vi diciamo subito che a noi il disco è piaciuto ma va ascoltato con calma. Dallo psych rock ai groove danzerecci passando da liquidi vaporwave, c’è molto in pista, e questo potrebbe talvolta risultare estremamente confusionario ma il tempo confermerà la nostra prima sensazione. 


THE MYSTERINES – AFRAID OF TOMORROWS
(garage rock, alternative rock)

Nel loro debutto di spicco del 2022 intitolato Reeling, i Mysterines hanno mostrato il loro potenziale con una serie di enormi tracce rock. Ora, due anni dopo, dopo aver girovagato per diversi continenti da soli e con gli Arctic Monkeys, tornano in pista con il lavoro della consacrazione. Molta forza risiede nella timbrica, nel carisma, nella sensualità e nella bravura di Lia Metcalfe, la cantante della band, che potrebbe tranquillamente diventare la fotografia della cantante rock contemporanea. Non solo voce ma anche un band pienamente affiatata e di ottimi musicisti per un disco coerente, ben distribuito e alternato da momenti garage rock audaci e pesanti a momenti di quiete introspettiva. Anche la traccia più semplice e ballata del disco, “So Long”, si distingue come un chiaro punto culminante di una band ormai esplosa.


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