26/01/2025
uscite discografiche - www.infinite-jest.it
uscite discografiche della settimana con GLASS ANIMALS, DOG, BEACHWOOD SPARKS, CHILDISH GAMBINO e LOS CAMPESINOS!

GLASS ANIMALS – I LOVE YOU SO F***ING MUCH
(pop)

Uscite discografiche della settimana con il ritorno dei Glass Animals. Quando il successo prima dei Wild Beasts e poi degli Everything Everything aveva reso di moda un certo tipo di art-pop, era sembrato facile prevedere la stessa mole di riscontri anche per i Glass Animals, ai tempi del loro debutto nel 2014.

Non andò proprio così (citazione degli Offlaga voluta) ma il quartetto di Oxford non si è perso d’animo ed è ancora in pista con questo quarto album, che indubbiamente ha connotati molto meno art e molto più pop, anche se, per fortuna, l’altra componente non è certo scomparsa ed è proprio grazie a essa che le canzoni risultano più che godibili, nonostante il minor grado di ambizione.

Maturità

È chiaro che, alle soglie dei 15 anni dalla loro formazione, i quattro hanno voglia di spontaneità e semplicità, lasciando da parte gli intrecci melodici e strumentali troppo arditi, ma, come dicevamo, senza rinunciare a distinguersi dalla massa informe di musica che popola le radio e le playlist più in vista. Il risultato è perfetto per noi appassionati che apprezziamo un ascolto senza eccessivo impegno a cui non manchi la sostanza, e siccome non mi risulta che finora sia uscito qualcosa di simile quest’estate, ecco che la lacuna viene ora coperta e la cosa non può che far piacere. 

Stefano Bartolotta 


DR DOG – DR-DOG
(psych-pop)

La psichedelia, tanto gentile quanto frizzante e creativa, dei Dr. Dog torna finalmente in un nuovo lavoro discografico, a ben sei anni dall’ultimo. Questo nuovo album è uno di quelli che lascia l’ascoltatore già contento dopo circa 5 secondi, soprattutto se, come il sottoscritto, soffriva moltissimo la mancanza della band di Philadelphia.

Bastano, infatti, le primissime note e subito si ha la sensazione di respirare aria fresca, e non perché i Dr. Dog siano esponenti di chissà quali avanguardie, anzi, la loro attitudine retrò è indubbia, ma proprio per come Toby Leaman e soci riescano, ancora una volta (questa, per la precisione, è l’undicesima) a concretizzare ottimamente la gentilezza, la frizzantezza e la creatività di cui parlavo qui sopra.

Il paese dei balocchi

E più si va avanti, più ci si ritrova immersi in un vortice di positività e voglia di non stare fermi senza stancarsi ma semplicemente dedicandosi alle proprie passioni per il puro piacere di stare bene. Le melodie, l’interpretazione vocale e i groove ritmici sono, una volta di più, di altissimo livello e il loro insieme entusiasma anche stavolta e rende invidiabile la possibilità, eventuale, di poter sempre vivere all’interno delle ambientazioni proposte dalla band. Nonostante la lunga assenza, i Dr. Dog sono più freschi che mai e ci regalano l’ennesimo paese dei balocchi musicale e sensoriale.

Stefano Bartolotta 


LOS CAMPESINOS! – ALL HELL
(indie rock)

Dopo una pausa lunga sette anni, interrotta dalla pubblicazione di alcuni Ep, Los Campesinos! tornano in scena con un nuovo lavoro in studio, All Hell, un disco che racconta cosa è l’inferno  secondo il punto di vista della band Gallese. L’inferno per Los Campesinos! è già qui e ci siamo immersi ogni giorno: è la canzone punk fuori contesto nelle playlist, il calcio e il cambiamento climatico, l’inferno è il mito di Orfeo (che nell’ade c’è stato ed è ritornato), l’acne in età adulta.

All Hell è un compendio di drammi e riflessioni sulla nostra, incasinatissima, società e di come tutto questo si rifletta su noi adulti, eterni giovani, che cerchiamo di galleggiare in questo mare sulfureo. Primo disco realizzato con la nuova casa discografica, Heart Swells, All Hell è un lavoro vivo e dinamico, in cui le sonorità tipiche della band oscillano tra calma malinconica e chitarre convulse, Clown Blood; or, Orpheus’ bobbing Head.

L’universo della band in un disco

Questo album è al contempo familiare e inedito, la band conduce l’ascoltatore in territori conosciuti, kms, ma allo stesso tempo è facile percepire quanta precisione e cura dei dettagli ci sia in ogni brano rispetto al passato, Holy Smoke (2005). ln All Hell c’è la summa di tutto il mondo dei LC!, che va dall’emo punk fino all’indie folk più essenziale e puro, I. Spit; or, a Bite Mark in the Shape of The Sunflower, ci sono le contraddizioni e gli opposti che rendono questo galleggiare nell’inferno, in finale, abbastanza tollerabile.

Chiara Luzi 


CHILDISH GAMBINO – BANDO STONE AND THE NEW WORLD
(experimental hip hop, neo soul)

Un piacevole disco in questa settimana di uscite discografiche, che si apre con una intensa interazione tra padre e figlio: parliamo di Legend Glover, figlio di Donald, apre questo interessante lavoro del talentuoso Gambino che merita molti ascolti prima di essere pienamente giudicato. Ci limiteremo nel dirvi che, questo è un album di enorme portata, un’odissea di un’ora e 17 tracce che, ci viene detto, funge anche da colonna sonora di un prossimo musical con lo stesso nome.

La gamma di stili e influenze musicali qui è notevole: dall’elettronica dell’apertura al pop-rap passando per le jam pop ventilate e assolutamente contagiose (“Real Love” è una perla) o sulla stratificata “In the Night” piena di afrobeat. Gambino è come i vini più pregiati: gli anni passano ma lui diventa sempre più piacevole e accessibile anche ai palati meno radicati alla scena hip hop. Benissimo. 

Giovanni Aragona


BEACHWOOD SPARKS – ACROSS THE RIVER OF STARS
(psych pop, indie pop)

Era necessario un tocco nostalgico in questa settimana di uscite discografiche. Il primo album della band alt-country originario della California dal 2012 ha una sensibilità indie-pop notevole raccontata attraverso ritmi caleidoscopici e chitarre jamming. I membri del gruppo si tengono impegnati in altri progetti e questo è un bene e l’ensemble ritrovato ha semplicemente rimesso in gioco dinamiche già ben assodate e consolidate.

Un disco di piacevole indie pop con alcune tracce godibili e altre meno, che rasserenerà il vostro week di ascolti. Vale la pena chiedersi in quale direzione sarebbe potuta andare la musica dei Beachwood Sparks se la band fosse rimasta l’obiettivo principale dei musicisti nell’ultimo quarto di secolo, o se avessero lavorato insieme con più regolarità. Detto questo, sono bravi in quello che fanno e i lunghi intervalli tra gli album rendono il tempo meno dilatato. 

Giovanni Aragona


LEGGI ANCHE ——-> USCITE DISCOGRAFICHE DELLA SETTIMANA| 12 luglio 2024

LEGGI ANCHE ——-> USCITE DISCOGRAFICHE DELLA SETTIMANA| 21 giugno 2024


 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *