12/11/2024
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Uscite discografiche della settimana con gli album di Clairo, Travis, Remi Wolf, Cassandra Jenkins e Cigarettes After Sex

CIGARETTES AFTER SEX – X’s
(dream pop, slow core)

Primo numero di uscite discografiche con una band ormai diventata cult. Nel corso degli anni i Cigarettes After Sex si sono ritagliati un posto importante nella scena fornendo ai tantissimi fan deliziose trame slowcore e dream pop diventate nel corso degli anni delle vere hit. È vero che ci vuole un po’ di tempo per adattarsi allo stile vocale lento di Greg Gonzalez e al marchio indie rock zuccheroso della band. ma in ogni album realizzato, hanno sempre portato a casa un buon risultato.

Deja vu

In questo terzo album il canovaccio non cambia: le canzoni sono delle slow-burning sul romanticismo e l’angoscia che poco, anzi nulla, si discostano dai lavori passati. Dopo diversi ascolti queste canzoni assumeranno una qualità meditativa che diventerà ipnotica (occhio ai sonnellini) e persino piacevole in alcuni punti.


CLAIRO – CHARM
(indie pop,bedroom pop)

Intimità, introspezione, delicatezza e una voce gradevolissima per questo nuovo, atteso, album della talentuosa Clairo. L’opera va valutata dalla sua genesi: un bosco e tanto isolamento e lo spirito isolato  traspare su tutto Charm, proprio come ha fatto su Sling del 2021, ma questa volta con una notevole maturazione in suono, stile e portata.

Un gran lavoro

Sebbene Charm sia in qualche modo una continuazione, la sua sottile trasformazione del suono di Clairo è forse la progressione più importante della sua discografia fino ad oggi. Dove in precedenza la sua voce poteva sentirsi ostacolata dalla strumentazione pesante, gli arrangiamenti in Charm si ritagliano gran spazio e servono a far prosperare un suono pulitissimo, permettendo alle sue parole di parlare da sole dietro una produzione raffinata e mai prepotente. Gran bel lavoro. 


CASSANDRA JENKINS – MY LIGHT, MY DESTROYER
(art pop, ambient pop)

Settimana di uscite discografiche a tinte rosa con un nuovo album di una grande artista: Cassandra Jenkins  torna in pista con questo nuovo album a tre anni dall’ultimo album. Canzoni senza tempo intorno alla delicata sperimentazione: tutto si aggiunge a un lavoro che si muove deciso e con eleganza dall’inizio alla fine, con ogni sezione perfettamente confezionata ma anche combinata con l’ambiente circostante per contribuire a un insieme magistrale.

Il songwriting è conciso, vario e memorabile, e il suono, maturo e ben delineato, contribuisce al senso di assoluta sicurezza di un’artista diventata ormai perfetta. Un disco che offre un insegnamento: la gioia può essere trovata anche in mezzo al caos, e dalle ferite entrerà sempre della luce. 


REMI WOLF – BIG IDEAS 
(dance pop)

In questa settimana di uscite discografiche vi abbiamo preparato l’album perfetto per i vostri aperitivi a bordo spiaggia. Remi Wolf ci regala un lavoro zuccheroso e danzereccio che vi farà danzare a ritmi costanti e senza soste. Sebbene Big Ideas mantenga alcuni dei synth-heavy bedroom pop dei primi sforzi della Wolf, questo lavoro suggerisce che l’artista spinge maggiormente al pubblico mainstream, complice anche delle aperture ai tour di Paramore e Olivia Rodrigo.

Infatti, a nostro avviso, il disco funziona decisamente meglio nella sua massima scompensazione: ossia quando torna al fascino dei suoi umili inizi pieni di voce compressa e suoni graffianti (come in Cherries & Cream) Il resto? non male ma neanche benissimo.  


TRAVIS – L.A. TIMES
(brit pop)

È difficile credere che sia passato un intero quarto di secolo da quando Travis ha pubblicato The Man Who, uno degli album di maggior successo e duraturi del tardo Britpop. Hanno poi fatto di nuovo tutto con The Invisible Band del 2001, un altro bestseller globale, prima di essere gradualmente eclissati dall’emergere dei Coldplay che conquistano l’all-conquista.

Oggi? beh, le cose non vanno benissimo e questo disco lo dimostra: troppa nostalgia e poca sostanza in un lungo album (53 minuti) senza uno scossone degno di nota. Nel complesso, è difficile non provare ammirazione nei confronti di una band che, consapevole del fatto che il periodo bello è ormai andato, continua a creare le loro canzoni poco esigenti ma quantomeno oneste. 


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