![uscite discografiche - www.infinite-jest.it](https://www.infinite-jest.it/wp-content/uploads/2024/05/musicassette.jpg)
LAMBRINI GIRLS – WHO LET THE DOGS OUT
(alt punk)
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L’album di debutto del duo femminile made in Brighton scopre le sue carte fin da subito, con l’intro “bad apple” in cui suonano in lontananza sirene delle polizia, preavviso di tutto quello a cui, di li a poco andrà incontro l’ascoltatore. Tutta la forza punk del precedente EP qui trova una rinnovata incisività e sicurezza, mentre Il disgusto per la cultura popolare, presente già da tempo, si fa ancora più spazio tra alcol e rabbia, all’interno di 11 canzoni che osservano con fare spietato un mondo in pieno decadimento mentre sullo sfondo si avvertono echi di Sonic Youth, Bikini Kill e Babes in Toyland.
Il tutto senza dimenticare una sana dose di divertimento e incoscienza (cuntology 101). Ovviamente fioccheranno paragoni con gente del calibro degli Idles, normale considerato il genere musicale di appartenenza. Eppure, tolto il substrato musicale molto simile qualche piccola differenza viene a galla: le liriche della leader Phoebe Lunny sono molto più arrabbiate e cariche di emotività rispetto a quelle più sardoniche di Joe Talbot. Inizio d’anno col botto quello di quest’anno, sperando sia di buon auspicio per nuove uscite discografiche arrabbiate come non mai, cosa di cui abbiamo estremo bisogno anche nel 2025
Davide Belotti
FRANZ FERDINAND – THE HUMAN FEAR
(alt-pop)
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Apriamo l’anno con il primo di uscite discografiche del 2025. Personalmente, voglio un mondo di bene a Alex Kapranos e ai Franz Ferdinand, però è il caso di dirlo senza edulcorare il concetto: la loro ispirazione nello scrivere e realizzare nuove canzoni è irrimediabilmente finita. Tornare dopo sei anni di attesa e proporre questi insipidi e irrilevanti 35 minuti di musica nuova rappresenta la pietra tombale sulla bontà dell’attività in studio del quintetto. Certamente sarà ancora divertente andare ai concerti della band, ma per quanto riguarda il rimpinguamento del repertorio, c’è solo da sperare che avvenga nel modo più lento possibile, perché più si va avanti e più si toglie prestigio a una carriera che, comunque, ha regalato a molti appassionati grandi canzoni e un senso di positività che non va dimenticato.
Ma adesso, siamo allo zero più totale, e non nel senso che le canzoni siano esteticamente brutte, ma nel senso che non contengono un motivo di interesse che sia uno, uno spunto degno di nota, niente. È tutto una copia sbiadita di quanto già fatto, di nuove idee non ce n’è nemmeno l’ombra e nemmeno c’è la capacità di rifare con un po’ di spinta le cose già fatte. Molti avevano criticato il precedente “Always Ascending”, ma in quell’occasione mi ero trovato d’accordo con Kapranos quando aveva detto che non gli interessava cambiare il sound tanto per farlo, ma l’importante era avere nuove idee, che, in quel disco, c’erano. Ora, il sound è il solito di sempre e, come dicevo, di nuove idee non se ne sentono.
Stefano Bartolotta
TACET TACET TACET – FICKLE
(ambient, experimental) ![](https://www.infinite-jest.it/wp-content/uploads/2020/02/3.5.png)
Fickle e’ il terzo album di Tacet Tacet Tacet, progetto solista del musicista marchigiano Francesco Zedde. Tessiture ambient dove a registrazioni ambientali e suoni strumentali si uniscono campioni di batteria glitch e texture stratificate capaci di creare un paesaggio sonoro che alterna luce e ombra, un beat compulsivo che lascia spazio a un silenzio oscuro. Le composizioni nascono dalla manipolazione di field recording e campionamenti raccolti in un viaggio di sperimentazione durato sei anni. Un ascolto da cui lasciarsi incantare per essere trasportati lontano.
Greta Esposito
ETHEL CAIN – PERVETS
(ambient)
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“Perverts”, il nuovo lavoro in studio di Ethel Cain segna un netto distacco dal precedente “Preacher’s daughter”. Laddove coesistevano in simbiosi dream pop, slowcore e folk, oggi trova spazio un ambient effettato e pieno di terrificanti suoni drone. Swans, Anna Von hausswolff e Grouper sono solo tre dei tanti artisti citati a piene mani dalla nostra. Talvolta pare di essere di fronte a una raccolta di cavernosi suoni infernali più che dinnanzi a un vero e proprio disco. Basta prendere in esempio ad “perverts” e “pulldrone”, tra le tracce più spaventose degli ultimi anni, ed i cui testi sono al limite dell’ inquietante e capaci di lasciare un solco profondo nell’ascoltatore. Dinnanzi a lavori tanto intimi, quanto oscuri c’è poco da dire e molto da ascoltare. Buon viaggio nei meandri dell’inferno.
ALTRI ALBUM USCITI OGGI:
STARFLYER 59 – DEJAME DORMIR
(indie-rock)
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RINGO STARR – LOOK UP
(country rock)
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WILLIAM BASINSKI + RICHARD CHARTIER – AURORA TERMINALIS
(ambient)
![](https://www.infinite-jest.it/wp-content/uploads/2020/02/3.png)
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