The Cure – 16 giugno, Firenze Rocks

 

Sono passati ormai quarant’anni da quando è iniziata la splendida avventura di Robert Smith con la sua creatura oscura, i Cure. In questo lungo viaggio, l’esercito della band ha accresciuto le sue truppe e abbracciato più generazioni.

Una folta schiera di fedeli era presente al Firenze Rock domenica 16 giugno. Esattamente come i loro padri, le loro madri o i fratelli maggiori, erano in trepida attesa che i loro beniamini salissero sul palco per poter cantare a squarciagola, piangere ed emozionarsi. 

Il pubblico, eterogeneo e partecipe, ha atteso il calare del sole intrattenuti da Balthazar, Editors e Sum41, prima di vedere lo scapigliato Robert calcare il palcoscenico. Un’attesa che verrà ampiamente ripagata da Smith e soci con uno show che durerà la bellezza di due ore e venticinque minuti e una scaletta intervallata da soli cinque minuti di pausa.

La band, puntuale, sale sul palco e riscalda il pubblico con Shake Dog Shake per poi infiammarlo con Burn, spezzando con qualche chicca come Primary o Wendy TimeÈ una scaletta che accontenta tutti e apre un ventaglio storico importante: dall’oscuro suscitato da A Forest, al romanticismo decadente di metà anni ottanta presente in Picture of You, fino alle ballads (In Between Days) più ritmate sulle quali il pubblico si scatena.

 

 

Robert si rivela sorprendentemente più simpatico del solito, scherza con un capotasto mobile, fa un verso per introdurre Push e spinge tutto il pubblico a imitarlo prima di scatenarsi in balli isterici che fanno sorridere e divertire il pubblico, mentre Simon si muove da un lato all’altro del palco. I Cure trasformano le due ore e venti di concerto in un tripudio di oscurità, romanticismo e divertimento, emozionando un pubblico di tutte le età. Abbandonano il palco con un “See you later”, pronunciato da Robert appena dopo aver suonato l’inno Boys don’t Cry, lasciando presagire una nuova visita non troppo lontana nel tempo nel nostro paese.

 

Vito Ricco 


Questa la scaletta del concerto:

Shake Dog Shake
Burn
From the Edge of the Deep Green Sea
A Night Like This
Pictures of You
High
Just One Kiss
Lovesong
Just Like Heaven
Last Dance
Fascination Street
Never Enough
Wendy Time
Push
In Between Days
Play for Today
A Forest
Primary
Want
39
One Hundred Years

Lullaby
The Caterpillar
The Walk
Doing the Unstuck
Friday I’m in Love
Close to Me
Why Can’t I Be You?
Boys Don’t Cry

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