Subsonica – ‘Mentale Strumentale’

I Subsonica hanno pubblicato a sopresa Mentale Strumentale, il loro nono album in carriera. Realizzato nel 2004 i proventi verranno devoluti in beneficienza per sostenere la crisi scaturita a causa della pandemia.

14:49:13  – 09/05/2020


 

 

Etichetta: Sony Music
Genere: experimental / ambient
Release: 24 
aprile 

I Subsonica e il valore rimasto invariato

Il significato di cristallizzare nel tempo ha generalmente un’accezione negativa in quanto sottende  l’impossibilità di evolvere. Se però questo concetto lo si applica ad un manufatto antico, a un ricordo o a un qualcosa di raro e prezioso, allora la cristallizzazione è l’elemento fondamentale per la conservazione di tutte le caratteristiche necessarie a preservarne il valore. Può essere tranquillamente inclusa in questa seconda casistica la vicenda dei Subsonica e del loro nono album Mentale Strumentale.

Viaggio nel Tempo

Per parlare di questo disco è necessario fare un piccolo viaggio indietro al 2004, anno cruciale per la band e per la nascita di questo lavoro. Al tempo i Subsonica erano in rottura con laMescal e in procinto di legarsi alla EMI ma a causa di norme contrattuali dovevano consegnare ancora due dischi alla loro vecchia casa discografica. La band entrò in studio e incise due album strumentali che non piacquero alla Mescal, ma a questo punto la cosa non era più importante poiché i cinque di Torino erano finalmente liberi di poter cominciare una nuova pagina della loro storia. Il tempo passa, la musica incisa nel 2004 resta ferma, cristallizza nel tempo, in attesa di trovare l’attimo giusto per essere liberata dalla bolla in cui si trova. Uno di quei due dischi, Mentale Strumentale, viene risvegliato da questo sonno un venerdì di fine aprile 2020, anno anomalo che rimarrà indelebile nella memoria di chi lo sta vivendo. Al primo ascolto è subito evidente come questo lavoro di ormai 16 anni fa sembra essere stato composto per raccontare perfettamente questo momento storico.

Mentale Strumentale, un disco inevitabile

I Subsonica hanno collezionato nel corso della loro carriera molti brani strumentali, basti pensare ad esempio alla serie Atmosferico I-II-III-IVche chiude Amorematico, era perciò inevitabile che prima o poi la band realizzasse un intero lavoro di questo genere. L’album è composto da dieci tracce ed è impostato come se narrasse un viaggio spaziale, ma anche temporale o mentale, sarà l’ascoltatore a deciderlo. C’è un decollo, Decollo-Voce Offin cui una voce robotica ci prepara alla partenza, lenta, quasi dolce, che lascia repentinamente il posto allo scompiglio sonoro della batteria di Ninja. I pezzi sono pervasi da sentimenti di sospensione e malinconia che non abbandonano mai l’ascoltatore, ma lo cullano. L’unica cosa da fare a questo punto è lasciarsi trasportare piacevolmente e incondizionatamente dalla musica. Protetti in questa metaforica navicella, sospinta dai suoni vellutati di chitarra e basso come in Artide 3 A.M., possiamo osservare ciò che ci circonda assaporandone a pieno l’essenza.

Un libero flusso musicale

La commistione di synth analogici, strumenti classici ed etnici suonati partendo da jam improvvisate ha permesso di attuare una composizione libera. Le tracce si susseguono leggere, quasi come trasportate da un flusso di pensiero. Per questo è facile passare dalle voci celestiali che scandiscono A di Addio alle atmosfere retrò-noir di Delitto sulla Luna, per arrivare a toccare vette di estrema eleganza in StrumentaleI più attenti ascoltatori individueranno incastrata fra i synth di Detriti nello spazio la chitarra che diventerà, in un futuro già passato, Coriandoli a NataleIl Rientro in atmosfera è graduale e, da qualsiasi luogo o spazio-tempo si faccia ritorno, sentiamo sopraggiungere la pressione che ci riporta a terra, nel presente. Riprendiamo con calma il contatto con l’esterno che dopo questa esperienza immersiva ci appare inevitabilmente diverso.

Mentale Strumentale è probabilmente il miglior disco rilasciato dai Subsonica da 16 anni a questa parte. È sicuramente uno dei loro album più ispirati, totalmente sincero e in grado di descrivere la vera essenza di questa band, capace già nel 2004 di comporre musica estremamente attuale nel 2020.

Chiara Luzi 

 

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