Steve Albini e lo streaming un rapporto sempre sul sottile filo del rasoio. All’inizio di questo mese,l’artista è deceduto solo una settimana prima dell’uscita di To All Trains, il primo nuovo album degli Shellac in un decennio. Ora, le discografie di Shellac e Big Black, sono entrambe tornate disponibili su Spotify e altre piattaforme di streaming. Una notizia che ci ha lasciato particolarmente perplessi vista la reticenza di Albini nei confronti delle piattaforme e della gestione delle industrie musicali. Lo stesso Albini aveva così definito Spotify: “Spotify è un’azienda terribile e non voglio far parte della loro attività”.
Tuttavia, le opinioni di Albini sullo streaming erano sfumate ma lasciavano spiragli e aperture:
“Non biasimo le band che hanno la loro musica su Spotify per scelta. È uno dei pochi posti al di fuori dei negozi di dischi in cui la musica registrata può guadagnare qualsiasi cosa, e per le band [con] relazioni più generose e oneste con etichette indipendenti che non fanno parte del trust di proprietà, allora i pagamenti di Spotify, anche se scarsi per gioco, possono sommarsi a un flusso di reddito praticabile. Nessuno si sta arricchendo, ma potrebbe pagare la spesa.”
Lo scorso venerdì vi abbiamo raccontato del meraviglioso To All Trains, il primo nuovo album degli Shellac da Dude Incredible del 2014, pubblicato per la Touch and Go Records. L’album era inizialmente disponibile su Apple Music, YouTube, Bandcamp e altre piattaforme, ma ora si unisce al resto delle discografie di Shellac e Big Black su Spotify stesso. Da oggi il materiale di Steve Albini è quindi disponibile in streaming.
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