Nick Cave ha svelato i motivi della storia d’amore spezzata con Pj Harvey, e lo ha fatto utilizzando il suo ormai fedele sito The Rend Hand Files. Dopo aver dispensato consigli ai fan, su temi musicali e quotidiani, il musicista ha utilizzato la sua piattaforma digitale per raccontare il burrascoso periodo amoroso vissuto con la cantante. 

Proprio da una delle tante domande giunte dal mondo del web, Cave ha risposto a una interessante circa The Boatman’s Call, il disco pubblicato il 3 marzo del 1997, e ispirato a Pj Harvey. Cave ha raccontato la genesi del lavoro prodotto da Mark Ellis meglio conosciuto come Flood. Nella sua spiegazione il musicista australiano ha focalizzato l’attenzione sul periodo, centrando il tutto intorno ai temi dell’amore e della droga, veri punti di riferimento di questo lavoro. Il cantante ha così dichiarato:

Ero seduto sul pavimento del mio appartamento a Notting Hill, il sole che filtrava dalla finestra (forse), mi sentivo bene, con una giovane cantante talentuosa e bella come compagna, quando squilla il telefono. Prendo il telefono ed è Polly. “Ciao”, dico. “Voglio lasciarti.” “Perché ?!” chiedo. “È finita”, dice. Ero così sorpreso che per poco non lasciavo cadere la siringa. Sospettavo che la droga potesse essere un problema tra noi, ma c’erano anche altre cose. Eravamo entrambi narcisisti ed egomaniaci. Ero così profondamente immerso nella mia merda che non posso davvero dirlo con certezza». «Avevo ancora un certo lavoro da fare sulla mia comprensione del concetto di monogamia e anche Polly aveva i suoi problemi, sospetto, ma penso che alla fine sia dipeso dal fatto che eravamo entrambi persone ferocemente creative, ognuna troppo troppo egocentrica per poter mai abitare nello stesso spazio in un modo veramente significativo.

Da quella telefonata il musicista ultimò i lavori di The Boatman’s Call, l’album che, lui stesso definisce come la svolta musicale di una carriera. Il disco venne registrato degli studi londinesi di Abbey Road nel luglio 1996. 

Canzone fondamentale di quel disco è Into my Arms. Il video musicale della canzone è stato diretto dal regista britannico Jonathan Glazer.