Le migliori uscite discografiche della settimana – 31 gennaio –

Il mese di Gennaio si chiude con il botto. Molte le uscite discografiche e tutte di ottima fattura. Il ritorno di Destroyer è ben calibrato, e da un primissimo ascolto ci sbilanciamo e vi diciamo che è un gran bel disco. Non da meno Torres, giunta al suo quarto disco in carriera, così come i Wild Nothing. In questa settimana da segnalare due cavalli di razza come Ben Watt e Slotface. Due ottime uscite elettroniche da metter immediatamente in cuffia: Squarepusher, Nicolas Jaar e il suo EP a sorpresa firmato A.A.L., e Dan Deacon. Prestate infinite attenzione a Russ e Frances Quinlan.

cura di Giovanni Aragona, Patrizia Cantelmo, Chiara Luzi e Vincenzo Papeo

 

DESTROYER – HAVE WE MET 
(indie rock, baroque pop)

Dan Bejar raggiunge quota tredici con il moniker Destroyer, e se pensavate che questo immenso artista si fosse perso per strada, vi sbagliate. A tre anni dall’ottimo ‘Ken’ questo nuovo lavoro rimarrà sicuramente nella storia tra le migliori opere di questa artista. Chitarre più nitide di quanto non siano state nella memoria recente e suoni di synth selvaggiamente diversi che si alternano senza annoiare in una sinfonia sonora perfetta. Al momento, tra i migliori album di questo 2020.
(G.A)

 

TORRES – SILVER TONGUE
(indie-folk)

Con questo quarto disco, che segna il passaggio da 4AD a Merge Records e prodotto per la prima volta in solitaria, Mackanzie Scott si prende la libertà di declinare il suo approccio essenzialmente rock in un synth-pop più avvolgente e d’atmosfera. Sorretta da voce e personalità magnetiche, il gioco le riesce piuttosto bene, ispirata anche dall’intento di esplorare le pulsioni e le emotività umane in un viaggio chiaroscurale attraverso le varie fasi di una storia d’ amore. Convincente fin dal primissimo ascolto, il sospetto è che il coinvolgimento cresca sulla lunga distanza, nonostante manchi forse un’altra volta il pezzo che trascini tutto il disco. Fascino da vendere.
(P.C)

 

DAN DEACON – MYSTIC FAMILIAR
(electro pop)

Questo artista ha spesso spaccato pubblico e critica. Laddove molti suoi colleghi si sforzano a prestare il fianco al rock (spesso accettando di figurare come controparte) questo artista cerca sempre una sua personale strada. Il risultato di questo nuovo lavoro è un superbo ritorno alla tradizione per Deacon. Aver creato molte colonne sonore, è servito, e si sente. Un disco che strizza l’occhio a dimensioni cinematografiche con quella meravigliosa sensazione che a produrre i suoni sia quel disincanto musicista mai ruffiano. Godibilissimo lavoro.
(G.A)

 

SQUAREPUSHER – BE UP A HELLO
(ambient, elettronica)

Magma e caos prendono forma brillantemente nell’ultima particolarissima, geniale opera di Tom Jenkinson. L’artista drill ‘n bass mostra quella che è la sua personalissima diapositiva della musica elettronica contemporanea, con stati di allucinazioni perenni e vorticosi inseguimenti di tutti gli elementi sonori che compongono la formula. Tracce come 80 Ondula e Mekrev Bass non aiuteranno l’ascoltatore ad uscire dal cyber-coma, ma detonano materia oscura in quantità esponenziale. Consigliato per chi ha già deciso di chiudere la porta al 2020 e rifugiarsi in altro.
(V.P)

 

SLØTFACE – SORRY FOR THE LATE REPLY
(punk rock, pop punk)

A soli tre anni dal loro importante album di debutto gli Sløtface si confermano, rafforzando e consolidando gli elogi dell’esordio. Pop Punk, cattiveria, grinta e punte di disco- punk industrial, sono le novità sonore di una band entrata definitivamente nell’olimpo dei grandi.
(G.A)

 

WILD NOTHING – LAUGHING GAS (EP)
(synth pop)

Jack Tatum sfodera un EP nuovo di zecca, a distanza di due anni dal buon Indigo, e lo fa riproponendo con grande abilità le specialità della casa: Jackventi zuccherosi minuti di sonorità sinth-pop, chillwave, dreamy, post-punk, con una chiusura che ricorda piacevolmente l’ultimo Bowie.
(V.P)

 

BEN WATT – STORM DAMAGE
(Singer / Songwriter)

Watt vanta sicuramente una carriera ricca e poliedrica in cui ha esplorato, e continua ad esplorare, molti angoli musicali. Storm Damage è il suo quarto disco solista, il terzo consecutivo, ed è forse il più emotivamente sentito. Molto intenso dal punto di vista sonoro, il disco è influenzato da avvenimenti personali e da ansie sociali, per questo risulta essere carico di inquietudine come la bellissima Irene, realizzata insieme a Alan Sparhawk dei Low.
(C.L)

 

AGAINST ALL LOGIC – ILLUSIONS OF SHAMELESS ABUNDANCE
(electro)

Un lavoro pubblicato a sorpresa per un musicista (Nicolas Jaar) diventato ormai artista. Un lavoro infarcito dalla presenza di Lydia Lunch, Estado Unido e FKA Twigs in un vortice visionario ed onirico di industrial ed elettricità ideali per una pellicola di Shin’ya Tsukamoto. Ipnotico.
(G.A)

 

FRANCES QUINLAN – LIKEWISE
(alt pop)

Chi in passato ha ascoltato almeno una volta gli Hop Along è già avvezzo alla splendida e inconfondibile voce di Frances Quinlan. Per chi non la conoscesse, il suo debutto solista, Likewise, è un ottimo modo per cominciare ad apprezzarla. La Quinlan compone i brani esplorando differenti sonorità; passando dal folk a sonorità elettroniche i pezzi vengono plasmati splendidamente dalla sua voce. Il disco è una delizia da ascoltare.
(C.L)

 

RUSS – SHAKE THE SNOW GLOBE 
(Hip – hop / R&B)

A due anni di distanza dal suo ultimo lavoro, ZOO, torna Russ con il nuovo lavoro: Shake the Snow Globe. Composto da dodici pezzi più due bonus track, l’album si snoda fra sonorità morbide e un rap melodico, vede la collaborazione di molti artisti fra cui Rick Ross, Kiana, Benny the Butcher e Bia.
(C.L)

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