03/12/2024
Primo numero delle uscite discografiche della settimana di giugno con Angel Olsen, Fantastic Negrito, Andrew Bird e l'indie-rock targato Horsegirl. 

Primo numero delle uscite discografiche della settimana di giugno con Angel Olsen, Fantastic Negrito, Andrew Bird e l’indie-rock targato Horsegirl

a cura di Giovanni Aragona e Chiara Luzi

17:23:49  – 03/06/2022



ANGEL OLSEN – BIG TIME
(Songwriting, country, art rock)

Sono passati solo tre anni dall’uscita di All Mirrors, la più sontuosa opera musicale di Angel Olsen. Durante questi tre anni la Olsen ha vissuto esperienze personali definite da lei stessa ‘irreversibili’: poco dopo aver reso pubblico il suo coming out, la cantante ha perso entrambi i genitori adottivi. Questi enormi cambiamenti sono alla base della genesi del sesto album in studio, Big Time. Il disco è un complesso ed intimo racconto in cui la Olsen celebra con sollievo la presa di coscienza di sé stessa -’I feel someone else but I’m still trying’- ma contemporaneamente si trova ad affrontare un devastante dolore.

Musicalmente c’è un ritorno a sonorità country tuttavia contaminate dalla stessa grandezza e magnificenza del precedente lavoro. Convivono perfettamente brani come All The Good Times, in cui la matrice country è fortissima, e le commoventi Go Home e Through The Fires cariche dello stesso pathos di All Mirros. In ogni brano è il vibrato incantatore della Olsen a guidare l’ascoltatore attraverso questo capitolo della sua vita. Con Big Time la cantautrice del Missouri dimostra ancora una volta di essere una delle artiste più potenti della sua generazione.
(C.L)


FANTASTIC NEGRITO – WHITE JESUS BLACK PROBLEMS
(blues, funk, R&B)

Bentornati nella chiesa di Xavier Amin Dphrepaulezz, dove il blues è l’unica religione ammessa. Fantastic Negrito ha fatto dell’eclettismo la matrice del suo blues, contaminato da sonorità in cui l’eco di Zappa, il funk più puro e l’R&B si abbracciano alla perfezione. White Jesus Black Problems non si sottrae a questo teorema. Questo visual album racconta la storia dei nonni di settima generazione dell’artista, Gallamore e Courage, schiavi uniti dall’amore nella Virgina del XVIII secolo.

Il centro di tutto il disco è infatti l’amore, come forza suprema che vince su tutto. Negrito ci racconta questa magnifica storia di lotta, di razzismo e amore nell’unico modo per lui possibile, attraverso il blues, il funk e il rock. I 13 brani potentissimi, Negrito è un fiume in piena che non si risparmia, ogni sua fibra è totalmente impegnata in questo lavoro che per essere totalmente apprezzato va ascoltato contestualmente al film.
(C.L)


ANDREW BIRD – INSIDE PROBLEMS 
(art-rock)

Sono trascorsi tre anni dall’ultimo tormentato e impegnato disco di Andrew Bird. Nella penultima scorribanda discografica, il nostro eroe, analizzava senza filtri incongruenze politiche e disagi social di un mondo a rotoli. In Inside Problems Bird guarda dentro di sé, analizzandosi come un Freud dinanzi lo specchio.  Le riflessioni di Bird sono anche le nostre, radicate nella lotta molto umana per trovare una sorta di scopo positivo nell’imprevedibilità della vita. Una bella miscela di folk, indie rock, R&B e jazz e un gran lavoro di violino per un buon disco capace di affondare nei temi importanti in modo modesto e garbato. Un disco da ascoltare rigorosamente in silenzio.
(G.A)


HORSEGIRL – VERSION OF MODERN PERFORMANCE
(indie-rock, alternative rock)

L’album di debutto degli Horsegirl ha mantenuto le promessa dei primi ottimi singoli del terzetto. L’album è stato registrato dopo la loro firma per Matador con il produttore veterano John Agnello (Kurt Vile, Waxahatchee) e spazia dalla no-wave (“Live and Ski”) al rock a tutto gas (“Option 8”, “Dirtbag Transformation (Ancora Sporco)”). Nel mezzo, la band opera comodamente in una zona melodicamente disordinata che ricorda i loro riferimenti dell’età magica dei ’90: rumorosi come i Sonic Youth e pienamente strutturati come i Pavement.

Non ci sono tracce deboli in Versions of Modern Performance, e nel corso dell’album, il gruppo mostra di essere in grado di affrontare ogni tipo di territorio post-punk, indie-rock e alternative senza mai perdere la concentrazione sul valore di una band ben sincronizzata, affiatata e ben costruita. Promettenti, interessanti e smaliziati. Tra i migliori album della settimana.
(G.A)


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