Le migliori uscite discografiche della settimana| 25 febbraio

In quest’ultimo venerdì di febbraio buonissime le uscite discografiche da ascoltare. In questo numero vi raccontiamo del ritorno in pista di Tears For Fears, i seminali Tangerine Dream, i Gang of Youths gli interessantissimi Bambara, SASAMI e il nuovo EP di Johnny Marr. Per l’hip-hop ecco Homeboy Sandman. 

a cura di Giovanni Aragona e Chiara Luzi

15:19:22  – 25/02/2022



BAMBARA – LOVE IS MIND 
(post-punk, noise rock)

Sebbene non abbiano raggiunto le stesse vette commerciali di alcuni dei loro contemporanei britannici, i Bambara si confermano una band da seguire con grandissima attenzione. La loro miscela cinematografica di chitarre piene riverbero e linee di basso cavernose, completate da testi avvincenti del frontman Reid Bateh, vengono ben distribuiti in questo notevolissimo nuovo disco. 

Love On My Mind è un disco che ha tanto il sapore del flusso di coscienza, suonato magnificamente bene. In epoca di post-punk dilagante i Bambara si confermano abili nel saper creare trame sonore molto diverse rispetto allo standard e al canovaccio strutturale post punk odierno. I Bambara sono una delle rock band più eccitanti degli ultimi tempi e Love is Mind è un notevolissimo album.
(G.A)


TANGERINE DREAM – RAUM 
(kraut-rock, prog rock)

Ha tanto il sapore del ricordo questo nuovo disco dei Tangerine Dream. L’album realizzato da Thorsten Quaeschning, Hoshiko Yamane e Paul Frick contiene musica composta e prodotta con accesso agli archivi e agli arrangiamenti Cubase del fondatore del gruppo, il compianto Edgar Froese. Solo per gli appassionati prog-kraut. Senza infamia e senza lode.
(G.A)


GANGS OF YOUTHS – ANGEL IN REAL TIME
(art pop, indie rock)

Esce oggi angel in real time, il terzo disco in studio dei Gangs of Youths e possiamo azzardare nel dire che è, fino ad ora, il miglior lavoro della band. La storia alla base di questo album sembra uscita da uno di quei romanzi di intricate epopee familiari. Nel 2018 il frontman Dave Le’aupepe, perde il suo amato padre.

Questo lutto scoperchia un gigantesco vaso di Pandora rivelando la doppia vita di quest’uomo: il padre aveva abbandonato moglie e figli in Nuova Zelanda per trasferirsi in Australia facendo loro credere di essere morto. Possiamo solo immaginare quanto sia stato emotivamente complicato per Dave Le’aupepe scoprire la vita segreta del padre e soprattutto scoprire di avere due fratelli. Fortunatamente il cantante ha trovato nella musica il veicolo per processare tutto questo caos emotivo.

angel in real time è un disco ovviamente molto intimo, in cui il frontman scava a fondo nella sua vita tessendo confessioni profonde con la sua magnetica voce, spesso baritonale come quella di Matt Berninger, unison. Il suono di questo grandioso lavoro è lucente, ottimista, ricco di speranza, forbeance. Le origini per metà samoane del cantante sono presenti in ogni brano, attraverso l’uso di strumenti Maori, sample di canzoni tradizionali e la presenza maestosa del Coro Gospel di Auckland.

L’evoluzione musicale della band è palese in ogni singolo brano, ricco di riferimenti sonori, drum’n bass, the kingdom is within you, e brit pop, che vanno a costruire un linguaggio ricco. Con questo lavoro i Gangs Of Youths alzano l’asticella della qualità, vedremo in futuro dove tutto questo li condurrà.
(C.L)


HOMEBODY SANDMAN – THERE IN SPIRIT
(hip hop)

Le uscite hip hop di questo fine settimana sono numerose e  di buona qualità, ma fra tutte l’attenzione cade sul nuovo album di Homebody Sandman targato Mello Music GroupThere In Spirit arriva a due anni di distanza dall’ultimo lavoro del rapper del Queens che questa volta si avvale della produzione di Illingsworth. I beat che Illingsworth costruisce sono solidi ed eclettici, permettendo a Sandman di muoversi con flessibilità.

Al contrario di molti suoi colleghi che solitamente pubblicano album lunghissimi, Sandman concentra il lavoro in soli sette brani, coesi e forti. Si rimane affascinati dalla particolarità dei brani che toccano il punto massimo di eclettismo in Voices (alright), per tornare ad una più classica morbidezza da ballad R&B, Feels Good To Cry. Questo cortissimo album è un buon lavoro da ascoltare in totale relax.
(C.L)


TEARS FOR FEARS – THE TIPPING POINT
(pop rock, art pop)

Ci sono storie che ad un certo punto hanno bisogno di una pausa, a volte molto lunga, per poi riprendere, cariche di nuova vitalità, da dove si erano interrotte. Questo in soldoni è accaduto ai Tears For Fears di cui non avevamo tracce da più o meno diciassette anni. In questo lungo intervallo di tempo le vite private di Orzabal e Smith hanno preso il sopravvento e, soprattutto nel caso di Orzabal, gli avvenimenti personali hanno totalmente scardinato ogni punto fermo.

Dopo la tempesta i due hanno ritenuto che i tempi fossero giusti per poter tornare insieme a scrivere un nuovo capitolo della loro storia. Ecco quindi che oggi il duo ritorna con un nuovo album, The Tipping Point. Ampiamente anticipato da alcuni singoli usciti negli scorsi mesi, è senza dubbio il tipo di ritorno che ci si aspettava dai Tears For Fears. Il duo è in forma, la sintonia fra Orzabal e Smith è percepibile in ogni brano, luminoso e proteso alla vita.

È un album in cui ritroviamo lo stile musicale che li ha definiti nel corso degli anni ’80 e ’90, fatto di arrangiamenti ben costruiti, di cori che aiutano ad arricchire la struttura esaltando il cantato, Rivers of Mercy, ma quasi privo del carico massiccio di synth che all’epoca ricorreva nei loro album. Sono ovviamente presenti ma in maniera moderata, la traccia in cui li ritroviamo in maniera più pesante è la dinamica My Demons, grazie a cui il duo ci regala un profondissimo tuffo nel passato. The Tipping Point celebra  l’arte e la rinascita dopo un periodo oscuro, ma è soprattutto il punto preciso in cui una storia, mai finita, ritorna a vivere splendidamente.
(C.L)


JOHNNY MARR – FEVER DREAMS PTS. 1-4
(alternative rock, jangle pop)

“Fever Dreams Pts 1-4”, il quarto album solista di Johnny, è, come suggerisce il titolo, una raccolta di quattro parti di questo vasto ed esplorativo corpus di opere. Emotivo, commovente, schietto, Johnny prende il suo amore per la musica soul e aggiunge la sua solita spavalderia rock ‘n’ roll. Rivelatore, emotivo, potente e progressivo, “Fever Dreams Pts 1-4” è un corpus di lavoro impressionante e impegnato. Il talento non manca, i testi sono pressoché perfetti, l’intelaiatura sonora è notevole. Cos’altro aggiungere? è un lavoro straconsigliato in questi primi scorci di primavera.
(G.A)


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