Settimana interessante. Abbiamo selezionato 6 dischi che meritano la vostra attenzione. In cima alle nostre preferenze piazziamo i Flaming Lips, giunti al loro quindicesimo album in carriera. Di seguito, consumate d’un fiato: la gotica Lingua Ignota, Daniel Victor Snaith che abbandona per il momento la maschera Caribou per indossare quella (disco) di Daphni, l’hip hop delizioso di Maxo Kream – occhio amanti del genere, è un mezzo capolavoro – Grace Lightman (interessantissima) e infine prestate attenzione all’ennesimo lavoro firmato dai The Golden Filter.
(G.A, C.L)
Flaming Lips – King’s Mouth
(psych pop)
Il disco è uscito oggi ma, per festeggiare il Record Store Day, era già disponibile per un ristretto gruppo. Noi abbiamo ascoltato il disco in tempi non sospetti e non azzardiamo sostenendo che, questo quindicesimo album in carriera, è la miglior sintesi del loro sound. Tra le migliori pubblicazioni degli ultimi mesi. Fenomeni.
Lingua Ignota – Caligula
(gothic, industrial)
Dietro Lingua Ignota c’è Kristin Hayter, polistrumentista di formazione classica originaria della California meridionale e attualmente residente nel Rhode Island. Nel 2017, ha autoprodotto due album e oggi è attesa dalla prova di maturità. Un album ambientato in un mondo gotico, inquietante e affascinante. Tenete sott’occhio quest’artista.
Daphni – Sizzling (EP)
(elettronica, dance)
Sappiamo bene che quando Caribou lavora sotto il nome del suo alter ego Daphni è solito esplorare nuovi territori musicali. In questo nuovo Ep spiazza chiunque, avvicinandosi alle sonorità disco tipiche degli anni ’70/ ’80. Partendo dal remix di Sizzlin’ Hot, un pezzo del 1981 dei Paradise, reinterpreta la disco music secondo i suoi personali stilemi. Un ascolto sicuramente inaspettato ma piacevole.
Maxo Kream – Brandon Banks
(hip hop)
Il Brandon Banks che dà il titolo al quinto album di Maxo Kream è nientemeno che suo padre. Ovvio quindi che questo disco, composto da ottimo rap e hip hop, sia incentrato sulla sua famiglia. I pezzi scorrono benissimo e confermano il grande talento di Kream – segnaliamo fra le diverse feature presenti anche quella di Travis Scott. L’hip hop è vivo e vegeto e sta benissimo.
Grace Lightman – Silver Eater
(alternative)
Il disco di debutto della londinese Grace Lightman via Handsom Dad Records è un elegante mix di synth-pop, elettro e indie. Ben congegnato, si regge sul preponderante uso dei synth che descrivono sia sonorità più pop che atmosfere rarefatte, quasi Lynchiane. L’ascolto è godibilissimo.
The Golden Filter – Autonomy
(New wave, Synth pop)
Il 2019 si sta dimostrando un anno molto prolifico per il duo di base a Londra. Dopo essere usciti nei mesi passati con due Ep (Dislocation e Restraint) ora pubblicano finalmente il loro nuovo album. Il disco è molto interessante e, permeato da atmosfere dark, si sviluppa su differenti livelli stilistici che i due gestiscono con grande maturità. È sicuramente un album notturno che va ascoltato con attenzione.