Le migliori uscite discografiche della settimana| 17 giugno 2022

Calda settimana di giugno con tre album da ascoltare. Uscite discografiche del venerdì con i Foals, Perfume Genius, Logic e l’album targato Jessie Buckley & Bernard Butler.

a cura di Giovanni Aragona, Patrizia Cantelmo e Chiara Luzi

11:58:33  – 18/06/2022



PERFUME GENIUS – UGLY SEASON 
(chamber pop, art rock, songwriting)

Mike Hadreas rivela anche in questo lavoro la sua natura cangiante e imprevedibile, capace di tirar fuori pennellate di talento su canovacci eterogenei. Questo “Ugly Season” altro non è che un lavoro “minore” o collaterale al disco del 2020, essendo una sorta di tappeto sonoro funzionale all’espressione di arti diverse dalla musica, in primis il balletto del 2019 della coreografa Kate Wallich “The Sun Still Burns Here” commissionato dal MassMoca.

Ma non solo: esce in concomitanza con un cortometraggio realizzato da un visual artist con cui Perfume Genius collabora da un po’, Jacolby Satterwhite. La miscela fra arti diverse sembra giovare nettamente all’ispirazione dell’artista di Seattle, che si spoglia di enfasi e trame barocche per sconfinare in un intimismo minimalista quasi classico, da compositore vero e proprio più che da popstar. Un disco orchestrale ma non pomposo, suggestivo e cinematografico: uno dei suoi lavori più intriganti e interessanti.
(P.C)


LOGIC – VINYL DAYS
(hip hop)

A volte, fortunatamente, ritornano. Nel luglio del 2020 Logic aveva annunciato il suo ritiro dalle scene per dedicarsi al nuovo ruolo di padre, No Pressure sarebbe stato il suo ultimo lavoro in carriera. Evidentemente il richiamo della musica è stato più forte e oggi Logic ritorna con un nuovo disco, Vinyl Days. Il rapper ha spiegato che in realtà non ha mai smesso di fare musica , durante questo periodo di pausa ha continuato a sfornare brani tanto che lo scorso anno era uscito un mix tape, Bobby Tarantino III.

Dopo il mixtape è stato naturale realizzare un nuovo album. Vinyl Days è un nostalgico viaggio fra le sonorità anni ’90 in cui sono ben evidenti le influenze dei mostri sacri, Beastie Boys e J Dilla. Nonostante sia composto da trenta brani il disco è veramente fluido e si ascolta benissimo, una volta spinto play tutto scorre con naturalezza. Logic suona come se non dovesse dimostrare nulla, si diverte ed è esattamente ciò che viene percepito da chi ascolta. Arricchito da presenze di alto livello come Action Bronson, Curren$y, AZ, Langston Bristol, Vinyl Days è senza dubbio il miglior ritorno che Logicpotesse desiderare.
(C.L)


FOALS – LIFE IS YOURS 
(indie-rock, art rock)

Questa settima fatica dei Foals avrebbe potuto rappresentare un lavoro spartiacque delle band a causa della totale assenza di promozione (causa pandemia) dell’ambizioso doppio album “Everything Not Saved Will Be Lost”, pubblicato pochi mesi prima dell’incubo Covid-19. Inoltre, con la partenza del tastierista Edwin Congreave, la band avrebbe potuto incassare l’ennesimo colpo nel momento caldo della carriera.

Piuttosto che lamentarsi delle perdite, però, o soffermarsi introspettivamente su ciò che il futuro potrebbe ancora riservare, Yannis Philippakis, Jimmy Smith e Jack Bevan hanno invece servito una celebrazione del loro status da veterani delll’indie rock britannico. “Life Is Yours” è il loro album più pop fino ad oggi, che, a differenza di tanti colleghi rocker, punta alla melodia che al graffio di acide chitarre. Non fatevi ingannare, di brani interessanti ne abbiamo scovati diversi, e il disco è pieno di belle linee di chitarra sostenute da un Yannis in versione Robert Plant. “Life Is Yours” è il suono di una band matura pienamente tornata in forma dopo tre anni da incubo. Bentornati.
(G.A)


JESSIE BUCKLEY & BERNARD BUTLER – FOR ALL OUR DAYS THAT TEAR THE HEART
(chamber-pop, folk)

Mentre in Italia fioccano le collaborazioni kitsch in prossimità della solita triste estate in riviera, nel resto del mondo l’attrice irlandese Jessie Buckley e l’ex chitarrista degli Suede Bernard Butler, uniscono le forze per confezionare un dignitosissimo disco chamber pop.  La carriera di Buckley, nel caso in cui viveste su un altro pianeta, è diventata stratosferica negli ultimi mesi: è stata nominata per un Oscar per La figlia perduta all’inizio di quest’anno, dopo di che ha vinto premi in molte rassegne. For All Our Days That Tear the Heart è un insieme di canzoni folk – chamber pop, sorrette dalla bellissima voce della Buckley (ve la ricordate nel film Wild Rose ?) e sottolineate da alcuni degli arrangiamenti più sofisticati di Butler da quando ha lasciato gli Suede sembra aver ritrovato la migliore forma.

I due hanno partorito il disco su FaceTime quando il mondo era diventato dispotico e surreale. Il risultato è sorprendente: la voce dell’attrice contiene elementi di Joni Mitchell e Laura Marling e loro abbinamento funziona alla grande. Un disco che dovreste sentire mentre raggiungete la vostra meta estiva. Meglio se con la vostra dolce metà.
(G.A)


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