Le migliori uscite discografiche della settimana | 10 luglio

Settimana di quiete in tema uscite discografiche. L’estate è ormai alle porte e i dischi in uscita sono sempre in meno. In questo numero delle uscite discografiche della settimana vi raccontiamo degli Streets, di The Beths, del ritorno di  Rufus Wainwright, dell’ottimo ritorno in pista di Julianna Barwick e dell’esordio dei Buzzard Buzzard Buzzard. Buona lettura e buon ascolto.

a cura di Giovanni Aragona, Patrizia Cantelmo e Chiara Luzi

14:05:34  – 10/07/2020



THE BETHS – JUMP ROPE GAZERS
(indie-rock)

Secondo disco per The Beths dopo uno degli esordi più freschi del 2018. La band neozelandese riconferma il proprio valore con una formula indie-rock dal sapore nineties che ricorda un po’ la loro “vicina” Courtney Barnett: melodie, chitarre, ritmi incalzanti che sanno rallentare al punto giusto per un risultato irresistibile almeno per chi ama certe influenze fra grunge e power-pop.

Il carattere di questo disco, oltreché in suoni semplici ma godibilissimi, sta anche in testi dal sapore dolce-amaro che esplorano i temi della distanza e dell’eterna ricerca di un posto da chiamare casa, a tratti adolescenziali, ma che reggono bene anche in prospettiva senza risultare troppo scontati. Forse con una produzione meno pulita risulterebbero anche più credibili, ma nel complesso un lavoro interessante.
(P.C)


BUZZARD BUZZARD BUZZARD – NON – STOP
(alternative rock, glam rock, psych rock)

Esordio per questo quartetto gallese che pubblica oggi un mini-album su Communion/Caroline International. Dopo aver ricevuto la benedizione di Iggy Pop, la band – nata come un progetto solista del cantante – è diventata una formazione stabile. Diciamo subito che i ragazzi hanno stoffa ma sono ancora molto acerbi. Devotissimi agli anni ’70, questo lavoro alterna scorribande psych rock a suoni glam degni di Bowie. Una band da tenere sicuramente sott’occhio con la speranza che riesca presto a scrollarsi di dosso quest’aura da “vecchi rocker consumati” già bolliti. 
(G.A)


JULIANNA BARWICK – HEALING IS A MIRACLE
(ambient, ethereal wave)

Julianna Barwick ne ha impiegato di tempo prima di farsi conoscere. Oggi ha 42 anni ed è al suo quarto album in carriera. Diciamo subito che il disco è “il lavoro meditativo” della settimana e piacerà sicuramente a tutti coloro che, in questo periodo, hanno bisogno di autoanalisi e di tranquillità. Esperimenti sonori tra ambient e ethereal wave in 30 minuti di pace e relax. Il disco è impreziosito dalla presenza di Jónsi Birgisson dei Sigur Rós. Unico difetto, in mezz’ora sono palesemente troppi e frequenti i momenti di svenevoli odi al romanticismo.
(G.A)


THE STREETS – NONE OF US ARE GETTING OUT OF THIS LIFE ALIVE
(Hip Hop)

Il ritorno dopo ormai una decade di The Streets è probabilmente una delle notizie migliori di questo 2020. None of Us Are Getting Out Of This Life Alive ci restituisce uno Skinner in forma, sia come produttore e scrittore, sia come Mc. Il disco ha veramente un bel suono e trova uno dei punti forti nelle tantissime collaborazioni, fra cui: Tame Impala, Ms Banks, IDLES. Lo stile tagliente e molto ‘British’ di Mike Skinner dialoga perfettamente con tutti gli ospiti, creando un equilibrio perfetto e un disco interessante da ascoltare.
(C.L)


RUFUS WAINWRIGHT – UNFOLLOW THE RULES
(indie pop – baroque pop)

Eleganza, questa è la parola a cui immediatamente si pensa ascoltando di primo acchito Unfollow The Rules, nuovo disco in carriera di Rufus Wainwright. Questo lavoro, il cui titolo è ispirato da una frase della figlia Viva Katherine, segna musicalmente un ritorno alle origini dell’artista naturalizzato Canadese. Nei dodici brani che lo compongono è ben individuabile l’influenza che l’esperienza nel mondo dell’opera ha avuto su Wainwright. Gli arrangiamenti sono ricchi, a volte quasi solenni, e sommati alla voce particolarmente in forma del cantautore rendono questo uno dei suoi lavori più raffinati.
(C.L)


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