Le migliori uscite discografiche della settimana – 1 novembre –

 

Poche uscite in questa settimana ma di pregevole fattura. In cima alle nostre preferenze posizioniamo Micheal Kiwanuka, l’indie rock dei Turnover e il cofanetto degli Underworld. Chiudiamo con l’ottimo disco “cinematografico” firmato A Winged Victory For The Sullen. 

 

MICHAEL KIWANUKA – KIWANUKA
(soul folk)

Grandissima curiosità per questo terzo album del musicista originario dell’Uganda ma di stanza a Londra. Suonato benissimo, cantato altrettanto, potrebbe addirittura aspirare a una posizione di riguardo nel lotto delle migliori uscite discografiche dell’anno. Psichedelia, jazz, afrobeat, soul folk (a vertiginosi ritmi) e un carattere da grande musicista. Chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare in un wormhole temporale che vi porterà indietro di moltissimi anni. Disco della settimana. 

 

UNDERWORLD – DRIFT SERIES 1
(experimental, prog trance)

Un box di quasi 6 ore che ovviamente non abbiamo ascoltato interamente ma di cui conosciamo il contenuto. Un’accurata selezione di brani prodotti estratti da una “residency” durata 52 settimane. Spingete play e iniziate a muovervi lasciandovi ammaliare dal numero esageratissimo di sintetizzatori presenti nell’opera. 

 

TURNOVER – ALTOGETHER
(indie rock, indie pop)

Il solito suono freschissimo e delicato per questi ragazzi originari dello stato della Virginia. Non lasciatevi ammaliare da tanta grazia, questi ragazzi sono attempati e giungono al loro quarto album in carriera. Ci aspettavamo qualcosa in più onestamente dal solito preconfezionato indie pop rock. Un disco che manca di vivacità e alla lunga risulta essere derivativo e senza spunti. 

 

A WINGED VICTORY FOT THE SULLEN – THE UNDIVIDED FIVE
(ambient)

Vi ricordate la colonna sonora creata per la storica serie ideata da J. J. Abrams, Lost? Bene, noi abbiamo avuto quella stessa piacevole sensazione di essere piacevolmente immersi in quei contesti. Mentale, concettuale, ben strutturato e selezionato. Un bel disco Ambient cinematico che strizza l’occhio a Brian Eno e urla: “datemi una serie televisiva drammatica e io ve lo musicherò a dovere”. 

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