Le migliori uscite discografiche della settimana| 1 aprile 2022

Primo numero di aprile con le consuete uscite discografiche della settimana. Abbiamo ascoltato gli ultimi lavori dei Pup, Red Hot Chili Peppers, i Papercuts, Jon Spencer And The HITmakers e l’EP dei Rural Alberta Advantage. 

a cura di Giovanni Aragona, Chiara Luzi e Flaminia Zacchilli

15:04:59  – 01/04/2022



RED HOT CHILI PEPPERS – UNLIMITED LOVE 
(funk – rock)

Dopo la tiepida ricezione di The Getaway nel 2016, i Red Hot Chili Peppers si sono presi ben sette anni di pausa per raffinare il loro dodicesimo album in studio Unlimited Love. E ascoltandolo, la prima cosa che si può notare è il continuo della medesima tendenza di The Getaway: il rallentamento del tempo, e l’abbandono delle radici funk che costituivano la loro identità. 

Il rock è ormai qualcosa che conoscono bene: Unlimited Love abbassa il volume e punta tutto sulle basi di supporto, a cominciare dal sempre presente basso dell’irreprensibile Flea. Anche John Frusciante, di ritorno per la seconda volta, è tornato a muoversi sui suoi binari, ma ha poco spazio per brillare nelle atmosfere tranquille, al limite del lounge Coldplay-eggiante, che ormai il gruppo favorisce. Difficile tornare alle origini se manca la voglia, e nemmeno una formazione nostalgica riesce a riaccendere i ricordi di un gruppo ormai tutto fuorché piccante.
(F.Z)


PAPERCUTS – PAST LIFE REGRESSION
(indie-pop)

Aprile comincia piacevolmente con l’uscita del settimo album in studio di Papercuts. Past Life Regression è il seguito di Baxter’s Bliss, Ep uscito lo scorso anno. Influenze shoegaze e sonorità che pescano direttamente dagli anni ’60 impreziosiscono l’estetica di questo lavoro malinconico. Jason Quever, che porta avanti questo progetto ormai da quasi venti anni, ha confezionato un disco che apparentemente non si stacca molto dalla linea sonora che ha definito la carriera di Papercuts. Sono i dettagli a rendere i dieci brani solidi, come le suggestioni che arrivano dal dream pop, Hypnosis, capaci di regalare un’aria sognante alla struttura generale. Possiamo affermare che con questo album Quever ha saputo  scrivere un nuovo valido capitolo di Papercuts.
(C.L)


PUP – THE UNRAVELLING OF PUPTHEBAND
(punk rock)

Autoironici, sagaci e ben rodati: ogni scorribanda sonora dei Pop non delude mai le attese e mai annoia. Dopo quattro album, i PUP sono diventati maturi. Il loro approccio è diventato più snello e allo stesso tempo ancora più imprevedibile. Per tutta la durata del disco il gruppo suona come se fosse sull’orlo di un’implosione totale esprimendo un punk rock colmo di autocritica, auto-sabotaggio e disprezzo del sé. Anche in questo nuovo lavoro la band rimane fedele a se stessa, e nel complesso questo nuovo lavoro ben riflette la situazione di disagio e di incertezza che governa questo periodo. In questo nuovo lavoro ritroverete molte tematiche attuali, tutte affrontate con il giusto cinismo. Il punk è attitudine, in fondo.
(G.A)


JON SPENCER AND THE HITMAKERS – SPENCER GETS IT LIT
(punk-blues) 

Ora che l’esperienza Blues Explosion è definitivamente archiviata, Jon Spencer dovrà sfogarsi necessariamente in altri progetti. Questo secondo album con gli HITmakers ha tanto il sapore di una nuova carriera. Spencer è tornato ad essere piacevolmente abrasivo e per niente stanco. Voglioso di nuova musica questo disco è infarcito da sottili reminiscenze rock and roll, leggermente bagnate da sintetizzatori di ultima generazione. Un punk blues ben impacchettato tanto figlio di Captain Beefheart. Molto bene. 
(G.A)


THE RURAL ALBERTA ADVANTAGE – THE RISE (EP)
(indie-rock)

Da queste parti abbiamo sempre seguito con grande attenzione le gesta di questa band. Fermi da ben cinque anni, il gruppo è tornato con questo nuovo lavoro composto da sei canzoni due delle quali già rese disponibili nelle scorse settimane. Il gruppo è tornato in forma proponendo un indie rock fresco e ben solido contraddistinto da almeno due canzoni (Candu e Lifetime) di ottimissima fattura. La band ha inoltre annunciato che, durante il 2022, verranno distribuiti nuovi EP. La domanda che sorge spontanea è: perchè non impacchettare il tutto in un unico album? Peccato…
(G.A)


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