27/03/2025
JANE'S ADDICTION tour - www.infinite-jest.it

credit photo: Stefano Dalle Luche

Inizio bomba per la prima delle sei serate de La Prima Estate 2024 con Motta, Sleaford Mods, Dinosaur Jr. e Jane's Addiction

Inizio bomba per la prima delle sei serate de La Prima Estate 2024, festival giunto alla sua terza edizione, nella serata di venerdì 14 giugno nella bellissima location del parco Bussola Domani di Lido di Camaiore. Nella data in assoluto più alternative rock e retromaniaca di questa edizione, vanno in scena nell’ordine Motta, Sleaford Mods, Dinosaur Jr. e Jane’s Addiction.

Tutto è organizzato alla grande, e le temperature non troppo alte di questo inizio d’estate aiutano a creare un’atmosfera piacevolissima (insieme a qualche genitore Millenial ci sono anche diversi bambini piccoli).

Si inizia con Motta, che gioca praticamente in casa (è pisano), ma non è per questo che il pubblico è già particolarmente caldo: lungi dal ricalcare le sfumature indie pop e cantautorali dei suoi dischi, grazie anche al contributo di una band di cinque elementi di tutto rispetto (tra i quali Roberta Sammarelli dei Verdena al basso), Francesco mette in piedi un set live potente e coinvolgente, che non lo fa sfigurare in un programma così ricco di leggende alternative rock. Il set è un trascinante crescendo fino a una conclusiva Ed è quasi come essere felice da pelle d’oca.

la prima estate festival - www.infinite-jest.it

Il prime time de “La Prima Estate” con Sleaford Mods e Dinosaur Jr. 

Tocca poi ai Sleaford Mods e al loro strambo set, anch’esso tiratissimo e travolgente, nonostante a vederli non lo si direbbe. La scena è incredibilmente vuota: solamente un pc con le basi azionate dal musicista/ballerino Andrew Feran, e il cantante Jason Williamson in bermuda che gira sardonico e tarantolato avanti e indietro per il palco. Sulla carta è la cosa meno rock’n’roll che possiate vedere, ma in realtà le loro esibizioni sono qualcosa di incendiario, una delle cose più britanniche che potete vedere sulla scena alternative attuale, a metà tra attitudine punk, spoken word appassionati, critica sociale e cocente ironia british, con un frontman spiritato certamente credibilissimo, nonostante tutto quello che faccia sia assolutamente l’antitesi della tradizionale messa in scena rock. Veramente un bel concerto, nel suo essere una bislacca anomalia.

la prima estate festival - www.infinite-jest.it

Ma basterebbe guardare le t-shirt che si vedono girare per il parco, per averne la prova: la maggior parte dei presenti è ovviamente qui per Dinosaur Jr. e soprattutto per gli headliner.

Puntualissimi salgono sul palco J Mascis e Lou Barlow (che si alternerà con il chitarrista alla voce in un paio di brani), e buona parte del diversamente giovane pubblico va immediatamente in brodo di giuggiole. In realtà l’inizio del set non è brillantissimo, forse a causa di piccoli problemi tecnici, ma più o meno all’altezza del terzo brano si inizia a volare altissimo, complice l’esecuzione potentissima di alcuni grandi classici come le straordinarie Kracked, Sludgefeast e Little Fury Things (dal capolavoro You’re Living All Over Me del 1987), l’indimenticabile Feel The Pain e le conclusive, innodiche, Freak Scene e Just Like Heaven (cover chitarrosa del classico dei Cure).

La formula è sempre la stessa dagli anni Ottanta: melodia e rumore che si attorcigliano senza soluzione di continuità alla ricerca di un personalissimo wall of sound, a creare un dolce frastuono, tra Sonic Youth e proto-Grunge: ma nessuno qui presente sembra in cerca di novità, semmai di una serena scorpacciata di feedback chitarristici.

la prima estate dinosauro jr- www.infinite-jest.it

Il finale consegnato ai Jane’s Addiction 

E con il favore delle tenebre (poteva essere altrimenti?), arriva il turno dei Jane’s Addiction, per la loro unica data italiana di questo tour 2024, finalmente con la formazione originale dopo 14 anni dall’ultimo tour insieme nel 2010: Dave Navarro alla chitarra, l’iconico frontman Perry Farrell, Eric Avery al basso (che rientra nella band al posto di Chris Chaney che lo aveva sostituito per anni) e Stephen Perkins alla batteria.

Si parte con una chicca, l’ipnotica Kettle Whistle, ripescata da una raccolta di demo e b sides del 1997: ma questa sarà l’unica concessione in scaletta alla storia dei nostri post 1990 (storia a dire il vero che ci avrebbe parlato di qualche buon disco, ma assai lontano dalle vette assolute dei tardi anni Ottanta). Il resto della scaletta, al netto di due gemme ripescate dall’esordio omonimo (la splendida Whores e la conclusiva Chip Away) pesca esclusivamente dai due capolavori assoluti Nothing’s Shocking (1988) e Ritual de lo Habitual (1990), vere e proprie pietre miliari, seminali per tutto un nuovo modo di pensare l’hard rock, annegandolo in oppiacei viaggi nella psichedelia, nel funk, nell’alternative. I quattro sono in forma smagliante, e sembrano mossi da una sincera voglia di stare sul palco, mentre qualche esibizione di qualche anno fa aveva fatto intendere il contrario.

la prima estate - www.infinite-jest.it

Una performance credibilissima

La sezione ritmica è una macchina da guerra, e il laconico Navarro è quanto mai in forma sia nelle solistiche che nei riff leggendari. Farrell è uno sciamano, un istrionico guru alternative rock che alterna discorsetti a sfondo sessuale ad altri new age e più “politici” ed ecologisti, oltre a trasudare la presenza scenica unica di sempre, da vero animale da palco scenico. Ovviamente se cercate il bel canto questa non è la serata, ma questo, conoscendo Farrell, nessuno se lo aspettava suppongo (anche se qualche commento social negativo in questo senso si è trovato…).

Rispetto ai live dei Jane’s Addiction di qualche decennio fa dimenticatevi ballerine poco vestite, poghi sfrenati e furia iconoclasta sul palco: ma la performance è credibilissima e ha un che di dark e teatrale che la rende ricca di pathos, di nicchia, ricercata, ma unica. La scaletta è incredibile per qualità dei brani e forza evocativa, e nella parte che va da Ocean Size a Been Caught Stealing, passando per le esecuzioni memorabili di Stop!, Three Days (mamma mia che brano, anche dopo quasi 35 anni è una gemma senza eguali, il capolavoro alternative rock che un Corgan avrebbe voluto scrivere) e Mountain Song, rasenta la perfezione, se non formale, almeno emotiva.

Una prima giornata ai limiti della perfezione per La Prima Estate, che apre una sei giorni che promette altre vette, seppur in generi molto diversi tra loro. Giunta al terzo anno, la Prima Estate Festival è ormai da annoverare tra le tappe irrinunciabili dell’estate musicale italiana.

(Nicolas Merli)

La scaletta dei Dinosaur Jr. :

What Else Is New

In A Jar

Garden

Kracked

Sludgefeast

Been There All The Time

Mountain Man

Little Fury Things

Out There

Feel The Pain

Start Choppin

Freak Scene

Just Like Heaven

La scaletta dei Jane’s Addiction:

Kettle Whistle

Whores

Had a Dad

Ain’t No Right

Ted, Just Admit It…

Pigs in Zen

Summertime Rolls

Jane Says

Then She Did…

Ocean Size

Stop!

Three Days

Encore:

Mountain Song

Been Caught Stealing

Chip Away


ULTIME NOTIZIE ——-> Il nuovo album, la sua genesi e l’arte. Intervista ai KING HANNAH

ULTIME NOTIZIE ——-> USCITE DISCOGRAFICHE DELLA SETTIMANA| 14 giugno 2024


 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *