Joan As Police Woman – ‘Joanthology’

 

 

Genere: rock 
Release: 24 maggio
Etichetta: Pias

Nella prima puntata di Joanthology Podcast (disponibile su Spotify) la cantante statunitense Joan Wasser confessa che, durante i suoi primi concerti come solista, provava un forte senso di terrore ogni volta che si trovava sul palco. Oggi, dopo molti anni e una carriera importante alle spalle, torna nuovamente a esibirsi da sola in un tour che toccherà il nostro paese in questi giorni (Roma, Padova, Corigliano d’Otranto, Assisi e Bologna) per promuovere l’uscita del suo ultimo lavoro Joanthology.

Uscita il 24 maggio e composta da tre dischi (uno dei quali è il Live At BBC registrato negli studi di BBC 6), Joanthology è una raccolta che fa il punto sui quindici anni di carriera della cantante americana. I brani inseriti in questa antologia disegnano un profondo ritratto dell’animo complesso di questa poliedrica artista. Formatasi suonando il violino con i cantanti e le band tra i più importanti degli ultimi venti anni, Joan As Police Woman intraprende un percorso solista di continua sperimentazione, passando facilmente da un genere all’altro e mostrando di avere grande padronanza di scrittura e composizione.

Canzone dopo canzone la Wasser ci conduce nel suo labirinto fatto di contraddizioni, debolezze e ironia; la sua voce intensa e mai troppo invadente descrive perfettamente la solitudine e lo struggimento amoroso come nella quasi classicheggiante Real Life e in We Don’t Own It. Il registro cambia totalmente in pezzi come Christobel e The Magic, quest’ultima costruita su influenze blues che ritroviamo anche nell’elegantissima e sensuale Kiss di Prince. Non è questa l’unica cover presente nell’album: da segnalare, infatti, Myrrhman dei Talk Talk e un’inaspettata versione batteria e clapping di Sacred Trickster dei Sonic Youth che nulla ha da invidiare all’originale. Sono ovviamente presenti i duetti con i colleghi e amici Antony Hegarty, in Defy, e Rufus Wainwright in To America.

Nel labirinto trova posto anche un inedito What A World, un pezzo che la Wasser si è portata dietro per anni e che finalmente ha trovato una sua identità. Joanthology è senza dubbio un’ottima panoramica sul lavoro di una deliziosa artista, che può essere apprezzato anche da chi non la conosce bene.

 

Chiara Luzi