In una lunga intervista, Michael Stipe ha annunciato il ritorno alla musica, ha parlato molto di Cobain, e ha definitivamente chiuso con i R.E.M.

 

In una lunghissima intervista rilasciata al settimanale de La Repubblica ‘Robinson’, Michael Stipe ha annunciato il suo imminente ritorno alla musica. I tre inediti eseguiti dallo storico frontman dei R.E.M. alla fine di maggio a New York, avranno un corposo seguito. Il quasi sessantenne, nato negli Stati Uniti, è a Bologna per seguire personalmente le fasi di stampa nella tipografia della casa editrice Damiani, che lancerà il nuovo libro fotografico di Stipe intitolato Our Interference Time disponibile a luglio.  

La lunga chiacchierata intercorsa tra l’artista e il giornalista Dario Pappalardo ha toccato moltissimi temi, dalla fotografia agli amici defunti, alla musica, al mondo dei social. Il libro fotografico, che verrà pubblicato nel prossimo mese, è il seguito di Volume 1, il primo libro fotografico che includeva scatti – tra gli altri – a Kurt Cobain e River Phoenix. Proprio di Cobain, Stipe (legato da una profonda amicizia con il leader dei Nirvana) ha parlato a lungo: 

Kurt era una persona di rara intelligenza ed era estremamente spiritoso, anche se non lo dava a vedere. Sì, era tormentato, ma anche molto dolce. Al di là della mitologia scaturita dopo la sua morte Kurt, per quanto fosse speciale, era un essere umano come tutti. Amava ridere e, se fosse vissuto più a lungo, sarebbe diventato un artista ancor più grande. Kurt ha incarnato la rabbia di una generazione e il suo grido nascondeva una possibilità di catarsi. Ci avrebbe stupito ancora molto e non sarebbe rimasto incollato a quella rabbia. Si stava muovendo già verso un’altra direzione proponendo una musica più meditativa, lasciandosi tutta quella rabbia alle spalle. Il suo successo è arrivato troppo precocemente e in un periodo storico diverso, quello dei ’90. Il rock era cambiato e il mercato della musica – e tutte le pressioni che ne scaturivano – erano cambiate. Oggi passo molto tempo con Frances Bean, sua figlia, lei è una tipa tosta. Sono il suo padrino e le faccio da zio. 

L’intervista si è poi concentrata su quello che molti fan desiderano da 9 anni. L’anno dello scioglimento dei R.E.M.:

Escludo categoricamente che i R.E.M. possano riunirsi. Sento spesso gli ex componenti della band, specie per questioni legali. Siamo rimasti buoni amici. 

Durante questo passaggio, Stipe ha confessato che il seguito delle tre canzoni, suonate in anteprima la fine di maggio a New York, avranno presto un seguito: 

Sto scrivendo e arrangiando nuovo materiale. Con i R.E.M. non avevo mai composto direttamente poiché mi occupavo esclusivamente dei testi e dell’arrangiamento. Oggi il mio approccio è cambiato e tutto ciò è una sfida entusiasmante. Ho registrato in tutto diciotto nuove canzoni, ma ora la mia priorità è la fotografia e non mi pongo scadenze. Ieri ho sentito Thom (Yorke) e posso garantirvi che il suo nuovo progetto è strepitoso. 

Stipe ha realizzato in carriera 15 album con i R.E.M. Ha esordito con il gruppo nel 1983, pubblicando Murmur e realizzando l’ultimo disco, intitolato Collapse Into Now, nel 2011. 

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