Il negozio di dischi più antico del mondo ha censurato Morrissey

 

I primi effetti del controverso periodo politicizzato di Morrissey stanno avendo i primi inaspettati risultati. Dopo che nei giorni scorsi l’artista aveva indossato – con fierezza e disinvoltura – la spilletta “For Britain” durante la sua apparizione televisiva da Jimmy Fallon e, nei giorni scorsi, in occasione dei live a New York, oggi dal Galles arriva una notizia sconvolgente. Il luogo musicale più antico del mondo (in termini di dischi e gadget), il famoso Spillers Records di Cardiff, ha bandito la vendita di prodotti riconducibili a Morrissey. Ashli Todd, titolare del negozio, in una dichiarazione rilasciata in queste ore al Wales Online, ha così dichiarato:  

Avrei voluto prendere questa decisione molto tempo fa. È triste, ma Spillers ha deciso di non tenere in magazzino nessun titolo del catalogo di Morrissey. 

Questa (imbarazzante) situazione arriva a distanza di pochi giorni dal video ringraziamento da parte della fondatrice del partito anti-Islam in Inghilterra a favore dell’artista, e a solo un giorno dalla pubblicazione di California Son. Il disco solista del cantante conterrà dodici canzoni tratte dagli anni ’60 e ’70 (tra cui brani di Joni Mitchell, Roy Orbison e Bob Dylan) e verrà pubblicato domani. 

La Spillers Records, fondata nel 1894, è riconosciuta come il negozio di dischi più antico del mondo. Si trova a Cardiff, nel Galles. Oltre a vendere musica, è uno dei luoghi storici per l’acquisto di biglietti per concerti. 

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