26/04/2024
Geogaddi dei Boards of Canada è il secondo album della band pubblicato per Warp Records nel febbraio del 2002.

Geogaddi dei Boards of Canada è il secondo album della band pubblicato per Warp Records nel febbraio del 2002.

12:58:56  – 13/02/2021


 

Un Geogaddi per ogni stagione

Geogaddi venne pubblicato improvvisamente senza una vera e propria campagna di marketing a sostegno.  Il debutto ufficiale dell’album avvenne in sei chiese sparse per il mondo: Londra, New York, Tokyo, Edimburgo, Parigi e Berlino. Siamo nel febbraio del 2002 e Mike Sandison e suo fratello Marcus Eoin Sandison pubblicano il secondo album per la Warp Records. Il disco è la summa di un duro lavoro per i due. Risulterà massiccio il materiale sommerso a cui la coppia aveva lavorato e che comparirà in questa opera.

I Boards of Canada di Geogaddi, tra frammenti e segreti

A quattro anni di distanza dal primo album, a 15 dalle prime registrazioni (Catalog 3) e a 7 da Twoism, il duo continua a sperimentare sulla scia di sogni e ambientazioni (ri) create attraverso deformati nastri magnetico dilatati, ritmi leggermente sincopati, melodie spettrali ed echi di voci lontane. L’atmosfera di Geogaddi è – più delle altre volte –  esageratamente cupa, malinconica e il nostalgico richiamo all’infanzia, che mai tornerà, diventerà un vero elemento concettuale dell’intera opera.

Il suono di Geogaddi non è solo terribilmente omogeneo, ma è al contempo molto organico e caldo,  scaturito dall’uso della band di  apparecchiature analogiche, strumenti acustici e campioni provenienti da film documentari sulla natura prodotti dall’agenzia governativa canadese – NFB (National Film Board of Canada).

Il disco è composto da 23 tracce risultato di 400 diversi frammenti di canzoni tagliate, ricampionate e selezionate per essere presenti su un bellissimo triplo. La critica ha dibattuto tanto nell’individuare un genere da associare al disco: downtempo, trip-hop ambient, hip-hop sperimentale, elettronica o qualsiasi combinazione di questi. Tutto può assolutamente andare bene. Geogaddi racchiude in se i generi citati sommati da una componente di brani caratterizzati da ritmi e intermezzi ambientali condensati in campioni di nastro e vecchi sintetizzatori.

Non ha senso, in questa sede, discutere di generi da affibbiare, ha senso focalizzare l’attenzione sul come i Boards Of Canada siano riusciti a saper incastrare, magistralmente, enigmi, messaggi subliminali e segreti da consegnare all’ascoltatore. I più attenti possono scoprire – all’interno di questa opera –  sequenze misteriose di numeri pronunciati o frammenti audio invertiti (la batteria di Gyroscope montata al contrario nasce da un sogno di Mike Sandison) o The Devil Is In The Details che, partendo da un synth ossessionato, coglie campioni sonori e vocali creando l’illusione di essere circondati da figure deformi in mezzo alla natura. Il disco è poi alimentato da interludi di durata inferiore al minuto come In The Annexe integrato con lo scopo di offrire ossigeno e far respirare l’ascoltatore.

Conclusioni 

Geogaddi è il viaggio più claustrofobico e tortuoso che si possa svolgere in territori ambientali. In 1 ora e sei minuti è capace di  accompagnarti in esperienze piuttosto oscure prima di raggiungere di nuovo l’aria aperta. La prima e l’ultima traccia sono le più chiare nell’atmosfera, rappresentando le due estremità del tunnel buio, mentre le tracce più pesanti, come Sunshine Recorder si possono scovare all’interno del purgatorio creato dai Boards of Canada. 

Diciannove anni dopo, Geogaddi dà perfettamente la sensazione del luogo in cui è stato creato e, al contempo, accompagna  l’ascoltatore nel mondo creato dai Boards of Canada. Percepire il disco lasciandolo libero di farsi assimilare è la parola d’ordine che vi suggeriamo. Ogni approccio razionale è fallimentare ma è inutile negarlo: poco di quello che i fratelli Sandison sottopongono all’ascoltatore è casuale. A primeggiare è il valore dell’indeterminazione, come elemento significativo di per sé. Difficile venirne a capo, nel flusso libero di scene e suoni in cui veniamo immersi.
(G.A)

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