Compie 30 anni Disintegration. Il romanzo musicale dei Cure

 

Se andaste a consultare un calendario del 1989 vi trovereste un lunga artigliata nera alla data del 2 maggio, il segno lasciato dai Cure con la pubblicazione di DisintegrationIl disco, che eleva la band inglese a regina della dark new wave, contiene la hit più celebre Lullaby, la ninna nanna oscura che ha ipnotizzato milioni di ascoltatori quell’anno.

Essa però è solo una piccola gemma nera incastonata nello scettro dark forgiato da Robert Smith e soci. Il disco infatti è un lungo viaggio fatto di melodie malinconiche che narrano di amori disintegrati, immagini arse dal fuoco ma indelebili nella mente, preghiere per la pioggia e decine di oscure emozioni che ci conducono nel regno nero della musica rock, un luogo tetro e magico allo stesso tempo dal quale è difficile uscire e dal quale difficilmente si desidera scappare.

Il 2 maggio del 1989 è stata scritta forse la pagina più bella del romanzo musicale dei Cure, un romanzo pieno di capitoli entusiasmanti ma che sicuramente vede in questo il più significativo di tutti: l’entrata della band nelle stanzette dei ragazzi che ancora oggi ricercano quella dolce malinconia, di cui abbiamo tutti bisogno nei giorni in cui fuori piove, nelle note di Disintegration.

 

Vito Ricco

 


                                             Robert Smith – voce, chitarra, tastiere, produzione

          Simon Gallup – basso, tastiere

Boris Williams – batteria 

  Porl Thompson – chitarra 

   Roger O’Donnell – tastiere

                     Laurence Tolhrust – strumenti vari

       David M. Allen – produttore

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