Calexico e Iron and Wine – 22 luglio, Giardini della Triennale (Milano)

 

Una serata che verrà ricordata tra le più calde dell’estate 2019 e che ci ha regalato un piacevole concerto imbastito da Samuel Ervin Beam (meglio conosciuto con il moniker Iron & Wine) e Joey Burns (leader dei Calexico) che, nonostante la temperatura tropicale, si è presentato ai Giardini della Triennale di Milano con un cappello da cow boy.

Sono trascorsi quattordici anni dal primo EP pubblicato dai due e, freschi dell’ultimo lavoro realizzato quest’anno con il validissimo Years to Burn, i due progetti tornano a fondersi per sancire nuovamente la loro comprovata amicizia. L’indie folk di Iron and Wine e il Tex-Mex proposto dai Calexico si mescolano in 19 canzoni suonate in circa 1 ora e mezza di pura tecnica sonora. E, come due veterani, si scambiano canzoni tra di loro. Iron and Wine suona Flores y Tamales, Sunken Waltz e Falling From the Sky, mentre i Calexico deliziano il pubblico con i classici Bitter Truth, Naked As We Came e Boy With a Coin firmati Samuel Ervin Beam.

Avevamo già assistito – separatamente, e in altre nazioni – a concerti di entrambi gli artisti, e onestamente ci aspettavano un coinvolgimento maggiore. Molta intimità, ritmi dilatati e molto spazio ai due leader, che hanno in definitiva regalato un concerto ad altissimo tasso emozionale ma a bassissimo ritmo. Un concerto che ha il sapore del viaggio, in cui noi spettatori veniamo catapultati in un furgone scoperto tra le strade dell’Arizona, con due autisti brillanti ma a marce basse.

 

 

In definitiva, poco importa se a raggiungere la meta ci abbiamo impiegato molto tempo, quello che conta è essere arrivati a destinazione. Un live fatto di polaroid di un viaggio fotografico che ci ha lasciato nel cuore tante piccole diapositive di immagini capaci di farci assaporare il Grand Caynon, Bisbee e Jerome (tra le poche cittadine west al mondo) fagioli, fast food e birre fresche. Un itinerario appositamente studiato per fare fotografia musicale, che ci ha fatto sognare a colpi di atmosfere musicali. E la netta percezione è quella di trovarsi in mezzo al nulla, in uno stradone lunghissimo diretto a Tucson (Arizona).

Il Viaggio on the road viene infarcito da una cover degli Echo & The Bunnymen (Bring on the Dancing Horses) e da una sola encore: Years To Burn. La nostra corsa finisce qui, apriamo gli occhi e Tucson si è trasformata nella fermata autobus dei Giardini della Triennale.

G.A, S.D 

 

He Lays in the Reins:


Scaletta:

Father Mountain 
He Lays in the Reins 
Prison on Route 41 
Follow the Water 
Midnight Sun 
History of Lovers 
Red Dust 
Flores y Tamales 
Sunken Waltz 
Bitter Truth 
Falling From the Sky 
Naked As We Came 
The Bitter Suite 
Bring on the Dancing Horses (Echo & The Bunnymen)
Sixteen, Maybe Less 
Boy With a Coin 
In Your Own Time 
What Heaven’s Left 

Years To Burn

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