26/04/2024
'U.F.O.F' è il terzo album della band originaria di Brooklyn, New York City.

 

 

Genere: dream folk-alternative
Release: 3 maggio 2019
Etichetta: 4AD

Cercare di spiegare a un ipotetico ‘amico ufo’ la complessità e le sfaccettature degli esseri umani non è cosa affatto semplice. Ci provano, riuscendoci, i Big Thief in U.F.O.F., il loro terzo album in studio uscito lo scorso 3 maggio per 4AD. Il disco si presenta come una naturale evoluzione del percorso artistico e concettuale del gruppo di Brooklyn, che già con il precedente Capacity aveva dimostrato di essere molto più che una semplice indie-folk band.

U.F.O.F. non è un disco immediato, va ascoltato in totale tranquillità, con grande dedizione e con la disponibilità a farsi trascinare in questo spazio sospeso e colmo di malinconia dalla splendida voce di Adrianne Lenker. È questa voce il punto cardine di tutto il disco, è lei a decidere il percorso e sta a noi seguirla fiduciosi. Ci culla sapientemente con melodie sussurrate come in Open Desert per poi squarciare la calma come nell’imprevedibile andamento di Contact ed è sempre lei che, colorandosi di toni scuri, decide di condurci nel profondo e cupo abisso di Betsy.

Le sonorità di U.F.O.F. hanno sicuramente risentito di Abyskiss, l’album solista di Adrianne Lenker uscito lo scorso anno, caratterizzato da melodie scarne e da un’atmosfera intimista; è proprio da questo lavoro che arrivano Terminal Paradise e l’ipnotica From, pezzo, quest’ultimo, che trova giovamento da questa seconda versione.

Nonostante il disco soffra di una mancanza di slancio, compensata dai testi forti e introspettivi, il tentativo di “stringere amicizia con l’ignoto” e trasportarci in un tempo rarefatto è sicuramente ben riuscito.

 

Chiara Luzi

 


Adrianne Lenker – voce, chitarra

Buck Meek – chitarra

Max Oleartchik – basso

James Krivchenia – batteria

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