‘Autobahn’, l’autostrada elettronica dei Kraftwerk

Autobahn è il quarto album in studio del gruppo musicale tedesco Kraftwerk, pubblicato l’1 novembre 1974 dalla Philips Records.

10:46:29  – 02/11/2022


Romanticismo e estetica futurista si incrociano sull’Autostrada per dar vita al suono del futuro

I Kraftwerk  sono avanguardia nel vero senso del termine, definiti come degli operai della musica in movimento, e “Autobahn” è l’approdo perfetto del sound-Kraftwerk.

Arricchito dall’introduzione del Moog, “Autobahn” è un capolavoro d’equilibrio senza pari nella storia del rock elettronico. Equilibrio tra rumori e melodie, sperimentazioni d’avanguardia e pop, danze ancestrali e ritmi “concreti”, umanesimo e cibernetica, tecnologia e arte, suoni e rumori in un’armonia ipnotica. La loro è una visione del futuro che viene da un passato in cui era possibile immaginare tempi a venire prosperi e ordinati, fatti di città linde, immensi spazi verdi.

Autobahn un vero e proprio viaggio musicale

Si inizia con la lunga title-track di “Autobahn” (oltre 22 minuti), una sorta di brano elettro-prog nel quale Ralf Hutter e soci, prendendo spunto da un breve viaggio realmente effettuato da Colonia a Bonn (che, pare, duri quanto la canzone), immettono tutta la loro abilità, costruita sulla combinazione tra i rumori delle auto in movimento e le melodie sinuose delle tastiere e del flauto, con l’incessante battito della drum-machine a creare il ritmo in modo quasi sempre uniforme.

L’ascoltatore ha così la sensazione di sentirsi trasportato in un lungo viaggio, rilassante e ipnotico al contempo. Il ritornello (“Wir fahr’n fahr’n fahr’n auf der Autobahn/ Viaggiare viaggiare viaggiare sull’autostrada”) è sussurrato quasi a simulare la ripetitività della guida in autostrada.

Il resto del disco è meno “definito” e più astratto. Le due parti di “Kometenmelodie” sono dedicate alla cometa Kohoutek, che illuminò il cielo proprio mentre scrivevano le canzoni per l’album, ispirandoli, la prima è pura synth kosmische music eterea, per viaggi mentali senza ritorno, la seconda più fruibile e decisamente pop. La sinistra “Mitternacht” con il suo andamento rallentato e il suo reticolo di effetti elettronici ci riporta su atmosfere cupe, sperimentali e claustrofobiche, quattro minuti scarsi che sembrano descrivere i mutamenti della notte, infine “Morgenspaziergang” conclude l’album nel segno dell’eccentricità, tra cinguettii d’uccelli e tenui melodie del flauto di Schneider.

I Kraftwerk hanno cambiato per sempre la storia del rock

Il progetto dei Kraftwerk coniugando avanguardia e pop, è stato un continuo balzo in avanti, nel futuro, qualunque direzione musicale abbiano deciso, volta per volta, di seguire, sono sempre stati fedeli a se stessi e alla loro musica.

In conclusione”Autobahn” è un’album che si rivelerà imprescindibile per la musica a seguire. Ispirazione per molti artisti da Eno tutto ciò filtrerà nel Bowie “berlinese” (che già da par suo adorava i Kraftwerk) e da lì nella new wave tutta, e di questo ancora ringraziamo.

(Cristina Previte)

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