Alex Banks – Beneath The Surface

 

 

Genere: Elettronica
Release: 6 giugno
Etichetta: Mesh

Lo scorso 6 giugno, con Beneath The SurfaceAlex Banks  ha decisamente affondato il colpo, riuscendo nel suo intento di trascinarci nelle maree delle sue atmosfere eteree e, allo stesso tempo, abissali. Esattamente a cinque anni dal precedente Illuminate, Banks si riconferma un producer interessante per la sua commistione tra sperimentazione e impronta dancefloor, qualità imprescindibili del suo personale approccio all’elettronica.

Di base a Brighton, da quel lungomare sconfinato che accoglie artisti dei generi più disparati, Alex Banks dà lo sguardo e presta l’orecchio anche ai suoni che provengono dal Vecchio Continente, restituendo nella sua musica il proprio apprezzamento per quelle sensazioni che le diverse scene del clubbing britannico, ma anche quelle mittle-europee, sanno suscitare.

Componimenti che sembrano essersi generati all’imbrunire si ravvivano di intermittenze glitch, suoni bassi, pulsanti, e prendono forma strutturandosi tra samples, sonorità analogiche e ondulazioni sorprendentemente dinamiche. La collaborazione vocale del cantante Ásgeir in Chasms e New Wonder stupisce per il velato sincretismo che viene a crearsi tra le modulazioni sonore delle tracce e la pacatezza nordica data dal timbro dell’artista islandese.

Beneath the Surface è un album che sa unire splendidamente due anime elettriche: una che si fa spazio nella mente passando attraverso un plug e un paio di cuffie, e un’altra che si sprigiona sempre e solo per mezzo di un corpo che vuole ballare.

Yuri Galbiati

 

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